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Tribunale di Lucera, Consiglio Provinciale: "Netta contrarietà alla soppressione"

Oggi seduta monotematica nel centro svevo

Diciassette voti favorevoli e un astenuto per esprimere una "netta e decisa contrarietà alla soppressione del Tribunale di Lucera e delle sezioni distaccate, quali presidio necessario di legalità; si dichiara solidarietà istituzionale ai sindaci ai quali è stato impedito l’accesso al Ministero della Giustizia ed è stato negato ogni dialogo da parte dei vertici ministeriali; si impegnano i parlamentari della Capitanata a svolgere ogni attività utile e necessaria ad impedire l’attuazione del decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziarie nella parte in cui prevede la soppressione del Tribunale di Lucera e delle sue sedi distaccate”. Questo l'esito del Consiglio Provinciale di Foggia riunitosi, questa mattina, in seduta straordinaria presso il Comune di Lucera.
LUCERA, MAFIA DI SERIE B - L’intervento introduttivo del consiglio monotematico è stato del sindaco di Lucera, Pasquale Dotoli, che è anche consigliere provinciale. Dotoli ha ricordato i dati numerici che giustificherebbero la sopravvivenza del Tribunale della città sveva, che in una ipotetica graduatoria dei Tribunali subprovinciali basata sui parametri presi in considerazione dal Ministero si collocherebbe al quarto posto su 58. Il primo cittadino di Lucera ha anche amaramente ironizzato sulla sottovalutazione della presenza mafiosa nel circondario giudiziario lucerino: “Evidentemente la nostra è una mafia di serie B”, ha detto. Dotoli ha inoltre espresso la ferma riprovazione sua e degli altri sindaci del territorio per non essere stati ricevuti al Ministero ed essere stati anzi accolti dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. “La fascia tricolore che noi indossavamo” ha detto Dotoli “ci qualificava come rappresentanti delle comunità ed articolazioni dello Stato. Ma evidentemente il Governo ci ritiene parte dello Stato solo quando si tratta di esigere tributi e tagliare servizi”.
NESSUN RISPARIMO DEI COSTI - Il presidente della Provincia, Antonio Pepe, che è anche parlamentare, ha sottolineato invece come il provvedimento di soppressione del Tribunale di Lucera, che il Governo ha adottato malgrado l’espresso parere contrario delle Commissioni parlamentari, "rappresenta un serio vulnus per i rapporti fra la Capitanata e l’Esecutivo". A giudizio di Pepe, è molto dubbio che il provvedimento colga gli obiettivi di risparmio annunciati, che sono comunque abbastanza esigui (50 milioni di euro in cinque anni). Considerando l’assoluta impossibilità per il Tribunale di Foggia di reggere l’impatto dei nuovi carichi di lavoro è anzi prevedibile, a giudizio di Pepe, che si vada incontro non ad un risparmio, ma ad un aggravio di costi, anche senza voler considerare l’obiettivo disagio causato ai cittadini. “Ragioni che spiegano – ha concluso Pepe - la determinazione delle rappresentanze istituzionali ad ogni livello a fare in modo che questa decisione venga rivista”.

di Redazione 


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