Andrea Trisciuoglio: “Sciopero della cannabis per liberare Fabrizio Pellegrini”
Il foggiano Andrea Trisciuolgio, malato di Sclerosi Multipla e da tempo impegnato nella battaglia per l'uso della cannabis a fini teraupeutici, annuncia un forma di lotta nonviolenta: da stamattina non sta prendendo più la cannabis per chiedere la liberazione di Fabrizio Pellegrini dal carcere. “Quello che Marco Pannella faceva - scrive su facebook - come sciopero della fame; per me è molto più indispensabile invece la cannabis per la mia sclerosi multipla ed ora darò una bella responsabilità allo Stato”.
LA VICENDA DI PELLEGRINI. Fabrizio Pellegrino è un musicista e pittore abruzzere che utilizza la cannabis per alleviare i dolori che gli derivano dalla sindrome fibromialgica ed è un questo momento rinchiuso nel carcere di Teramo per aver coltivato in casa la cannabis.
LA LETTERA APERTA. Il militante radicale si è rivolto a Pellegrini con una lettera aperta pubblica su facebook: Ciao Fabrizio, abbiamo saputo e siamo indignati perché è incredibile ed assurdo quello che ti sta nuovamente accadendo. Che un malato che si cura con la cannabis, con possesso della prescrizione medica ma non dei soldi per comprarla, possa essere messo in carcere per il solo fatto di coltivarsi a casa la pianta che gli procura sollievo, per stretto utilizzo personale e senza alcuna accusa di spaccio, è indegno di un Paese europeo ed una vergogna per le nostre istituzioni, per Chieti e per l'Abruzzo... per l'Italia intera... L'accanimento messo in atto per fiaccare il tuo spirito, come la rasatura totale di barba e capelli tanto da renderti irriconoscibile, ci lasciano senza parole e sono contrari alla Costituzione Italiana per quanto riguarda il non dover subire comportamenti lesivi della dignità umana. Hai tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno. Ricordi quando insieme siamo andati a Montecitorio? Tu piantasti per la prima volta al mondo cannabis in un palazzo istituzionale come Montecitorio....
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