"E' incomprensibile che il via libera alla richiesta che eravamo riusciti con fatica a bloccare sia stato concesso in pieno agosto, peraltro senza nessun confronto con il territorio di Capitanata. Si tratta di un comportamento che non esitiamo a condannare e a stigmatizzare, associandoci alle parole di sdegno già espresse da altre Istituzioni della nostra regione. Il dialogo istituzionale non è un optional né una fastidiosa ed inutile prassi. Al contrario rappresenta un importante segnale di rispetto per i cittadini della Puglia e della provincia di Foggia, che il Ministro Clini ha evidentemente scavalcato e mortificato". Antonio Pepe ha perso la pazienza. Ed anche la calma. Per il presidente della Provincia di Foggia l'autorizzazione del Ministro dell'Ambiente alle prospezioni richieste da Petroceltic nei pressi delle isole Tremiti è da condannare senza appello. E da respingere con tutte le forze.
CREPA TRA GOVERNO E CAPITANATA - "La decisione del Ministero dell’Ambiente di autorizzare le prospezioni al largo delle Isole Tremiti apre inevitabilmente una crepa nel rapporto tra la Capitanata ed il Governo nazionale - tuona Pepe -. Si tratta infatti di una decisione che il territorio non può condividere sul piano del merito e che sul piano della forma non tiene in alcuna considerazione la posizione di netta contrarietà espressa, in modo univoco e a più riprese, dalla comunità della provincia di Foggia". Contro l'idea che la 'Petroceltic' avvii l’esecuzione delle indagini geosismiche al largo dell’arcipelago delle Diomedee, il presidente Pepe ricorda al Ministro Clini "che proprio di recente le istituzioni della Puglia, con in testa l'Amministrazione provinciale di Foggia ed il suo Consiglio provinciale, i suoi parlamentari ed europarlamentari, le forze sociali, le associazioni imprenditoriali e del commercio, si riunirono proprio alle Isole Tremiti per manifestare la loro ferma contrarietà a qualunque ipotesi di prospezioni nelle acque delle Isole Tremiti. Allora la mobilitazione del territorio ed il colloquio che io stesso ebbi con il Ministro Prestigiacomo riuscirono a scongiurare l’autorizzazione".
PRONTI A DIFENDERE IL TERRITORIO - A distanza di mesi, dunque, non è cambiato il pensiero dell'Amministrazione Provinciale. "Continuiamo ad essere fermamente e totalmente contrari a qualunque ipotesi di indagini geosismiche in prossimità di una delle più importanti aree marine protette del nostro Paese, parte integrante del Parco Nazionale del Gargano – evidenzia il presidente della Provincia – . Indagini che mettono a serio rischio l’integrità dell’ecosistema delle Isole Tremiti, la sua salvaguardia ambientale e, di conseguenza, anche l’economia turistica legata all’arcipelago delle Diomedee. Speriamo che il Ministro Clini possa rivedere questa decisione. Diversamente siamo pronti a replicare, in forma ancor più decisa, tutte le azioni di protesta già sperimentate nel recente passato per impedire che si compia questo scempio – conclude Pepe – Schierandoci ancora una volta a difesa di una delle più preziose ricchezze ambientali, paesaggistiche ed economiche della Capitanata, della Puglia e dell’Italia".