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Tra musica e Pomodoro revolution, “I CARE”:la Giornata dell’impegno civile per la lotta antimafia

Appuntamento il 29 dicembre a Troia

Dodici giovani band in concerto, tre performance artistiche e teatrali, tanto buon cibo messo gratuitamente a disposizione da decine di volontari e un progetto concreto di lotta antimafia da sostenere attraverso una raccolta fondi. Questi gli ingredienti fondamentali dell'ottava edizione di I CARE - Giornata dell'Impegno Civile e Sociale, l’iniziativa nata per ricordare Mario Beccia e Angelo Ricchetti, due ragazzi scomparsi tragicamente in un incidente stradale il 28 Novembre 2010. 

L'APPUNTAMENTO. I CARE nasce con l’obiettivo di trasformare il dolore per quel fatto drammatico in energia positiva per dedicarsi agli altri. Una iniziativa nella quale i giovani troiani si rimboccano le maniche, insieme, per la giustizia sociale e la solidarietà. Una iniziativa che in questi anni ha contribuito a sostenere Amnesty International, Emergency, Medici Senza Frontiere, le Missionarie Comboniane ma anche organizzazioni locali come la Caritas Diocesana o i Fratelli della Stazione di Foggia. E che quest’anno, invece, si occupa di lotta antimafia. Ad esibirsi sul palco del “Sans façon” (ex Picabia) venerdì 29 dicembre  per contribuire alla raccolta fondi saranno tantissimi giovani musicisti: Ludo&Bea, Alessandra Laquintana, Davide Cacchio, i Tiro, i Mani d'Avorio, gli Skantinato 58, I Purtagàll, Antonio Sciarrillo, Topo Max, Laura Frisoli, i Picabia, e gli “I Care” una nuova formazione che ha deciso di chiamarsi così proprio perché si esibirà per la prima volta ad I Care. E poi ci sarà teatro con la compagnia “La Melagranata” e altre performance artistiche ad opera di Mario Piantanida e Annalisa Casoli. 

POMODORO REVOLUTION. Ma I CARE non è solo questo, non è solo aggregazione giovanile, musica, teatro. Non è solo ricordo. I CARE è una meravigliosa occasione di impegno civile e sociale. E quest'anno si concretizza in un progetto antimafia: produrre e trasformare pomodoro sui terreni confiscati alla mafia, proprio qui in Capitanata. Il progetto si chiama “Pomodoro Revolution” ed è portato avanti dalla Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola. L’obiettivo è duplice: lottare contro la mafia proprio “sul suo terreno” e lottare contro lo sfruttamento che da troppo tempo interessa la filiera del pomodoro in Capitanata. Appuntamento in serata, a partire dalle 20.30 presso il “Sans façon” in via Pasqualicchio per raccogliere fondi.


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di Redazione 


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