Maxi-truffa sul fotovoltaico: sequestrati 10milioni di euro ai fratelli Grieco dei Proshop
L'inchiesta riguarda la percezione di contributi dal GSE attraverso società prestanome
Ci sono anche i tre fratelli Grieco: Nicola, Antonio e Francesco, proprietari con la holding con sede a Cerignola del noto marchio Proshop per la vendita di prodotti per l'igiene e la casa, tra i 64 indagati di un'inchiesta su una presunta maxi-truffa legata agli incentivi energetici per gli impianti fotovoltaici. Ai tre fratelli sono stati sequestrati beni in via conservativa per quasi 10milioni di euro su un totale di circa 100.
L'INCHIESTA. Il provvedimento è stato preso dal presidente della Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria partita nel 2020. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'imprenditore pugliese Pietro Ninivaggi avrebbe messo su un sistema di 49 società ritenute fittizie tutte denominate Energia Fotovoltaica, a cui sono stati intestati 21 impianti di fotovoltaico. Lo schema era 'semplice' e sfruttava la norma regionale della Basilicata che consentiva, per gli impianti di dimensioni contenute, di iniziare la produzione di energia rinnovabile e ottenere gli incentivi dal Gestore Servizi Energetici con la presentazione di una semplice DIA (Denuncia Inizio Attività). In realtà si sarebbe trattato di false attestazioni legate a mega-impianti che avrebbero dovuto essere soggetti a lunghe procedure autorizzatorie.
I FRATELLI GRIECO. I pm stanno procedendo per il reato di truffa ai danni dello Stato e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Tra gli indagati, come detto, anche i tre fratelli Grieco, legali rappresentanti di alcune delle società fittizie e intestatari della domanda di incentivo al GSE. Ad Antonio Grieco, il maggiore dei fratelli, sono stati sequestrati beni per 5,4 milioni di euro tra veicoli, quote societarie e disponibilità finanziarie, come referente della Energia Fotovoltaica 4 e della Energia Fotovoltaica 83 con impianti a Montescaglioso e Irsina, paesi in provincia di Matera. A Francesco Grieco quasi 2 milioni di euro in quanto amministratore unico della Energia Fotovoltaica 60 con impianto a Irsina. Infine a Nicola Grieco, patron dell'Audace Cerignola, sono stati sequestrati 2,4 milioni di euro di beni. Oggetto di sequestro anche le quote della società sportiva e della holding di famiglia.
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