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Telefoni bloccati e schede clonate: la truffa del "pacco" colpisce ancora e diventa 'tecnologica'

Migliaia di euro rubati, oltre ad anelli, bracciali e collane

Non è la ‘semplice’ truffa della telefonata a casa, annunciando l’arrivo di un pacco, spacciandosi per un parente. Quella compiuta qualche giorno fa ha qualcosa in più. Comprese schede clonate e telefoni bloccati che hanno riguardato il triangolo che tocca Foggia, San Ferdinando e un altro comune della provincia di Foggia. La denuncia è stata formulata al Comando di San Ferdinando e si attiene a una truffa compiuta, il 2 aprile, nel giro di tre ore, fra le 15,40 e le 18,45. 

LA VICENDA. Parte tutto da una chiamata, che un’anziana coppia di San Ferdinando riceve sul telefono fisso: dall’altro capo una voce femminile riferisce che avrebbero portato un pacco a casa, indirizzato al nipote, che risiede a Foggia. Dopo qualche minuto, un nuovo squillo: una voce giovanile si presenta con il nome del nipote, che chiede alla nonna di preparare 3500 euro da consegnare all’arrivo del pacco. Consapevole delle numerose truffe perpetrate nell’ultimo periodo, la nonna però decide di contattare sua figlia, ovvero la madre del ragazzo a cui è destinato il pacco, per sincerarsi se la telefonata arrivasse davvero dal nipote. Al telefono, però, risponde una voce maschile, che dice di essere il nipote e conferma la richiesta precedente. Subito dopo, arriva alla nonna una nuova chiamata della stessa giovane che aveva telefonato in precedenza, con la richiesta di dettagli sulla via in cui lasciare il pacco. E nel giro di pochi minuti, come già annunciato al telefono, suona il citofono: è un uomo di 35 anni, alto circa 1, 65 mt, corporatura normale, vestito con pantaloni e camicia, che consegna il pacco al nonno, riceve i soldi e su richiesta della donna al telefono, si avvicina alla cornetta e senza tradire alcuna inflessione dialettale le si rivolge con un semplice: “Tutto a posto”. 

I COMPUTER. Poco dopo la stessa voce femminile richiama per annunciare "un’offerta irrinunciabile" relativa a dei computer: “Servono 900 euro ma anche l’oro va bene come garanzia, tanto poi lo restituiamo a sua figlia”. Poco dopo, si presenta lo stesso uomo di prima, per il ritiro. Poi, una successiva telefonata, per chiarire che a detta del direttore i soldi non bastavano ed era necessario dell’oro. È qui che diventa ancora più inquietante la situazione, perché il timore è che siano state usate sostanze anestetiche: in pratica, l’uomo avrebbe spruzzato sostanze per rintontire i nonni, così da far perdere lucidità e costringerli ad agire in maniera meccanica alle richieste. Del resto, nel primo contatto avuto, la nonna aveva mostrato prontezza provando a chiamare la figlia per avere certezze. 

LA NOTIZIA. Dopo il terzo "ritiro", terminano i contatti. Ed è solo in serata che  arriva l'amara sorpresa. Verso le 20,45, la nonna riceve una chiamata dalla figlia che le spiega come durante la giornata si fossero registrate delle interruzioni telefoniche anomale. A quel punto, l’intera famiglia comprende di essere vittima di truffa: i telefoni erano stati bloccati e le schede clonate, in modo da poter rispondere in autonomia o non permettere le chiamate. La nonna, in sostanza, non ha mai parlato con il nipote al telefono ma le rispondeva una voce camuffata.

IL BOTTINO. Complessivamente, oltre ai soldi, alla famiglia sono stati sottratti 5 bracciali d’oro, 3 anelli in oro giallo e uno in oro bianco, 3 collanine, 2 collier in oro giallo e due spille in oro giallo. Nei pacchi, ovviamente, non c’era nulla di quanto annunciato: in uno una confezione di farina, nell’altro un piccolo decoder. Resta una corposa truffa e l'amarezza di un'intera famiglia. Con un consiglio da parte dei carabinieri: in caso di "blocco" del cellulare, il suggerimento è di recarsi dai vicino di casa, sia per provare a chiamare da altri dispositivi che per evitare di essere preda di malintenzionati senza possibilità di chiedere aiuto.
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di Redazione 


 COMMENTI
  • chiaretta

    17/04/2019 ore 11:14:39

    Tanto non gli faranno niente conoscendo la giustizia italiana!! Bisogna sempre controllare chi ci chiama se non conosciamo il numero, tellows o altre piattaforme sono utilissime in questo
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