IL PRECEDENTE. Nel caso specifico, uno degli agenti della squadra Volante intervenuta direttamente sul posto, ha riconosciuto l’uomo che stava tentando la truffa come l’autore di un’altra ai danni di una anziana signora, a maggio scorso, quando riuscì a farsi consegnare 3.500 euro, per poi darsi alla fuga con l’ausilio di un complice.
IL RISO. Durante la perquisizione, in una borsa nera è stato trovato un “pacco“ chiuso con nastro da imballaggio che l’uomo avrebbe dovuto consegnare all’anziana signora: all’interno. Solo confezioni di riso.
LA TELEFONATA. La vittima ha poi riferito di aver ricevuto poco prima una telefonata in cui l’ interlocutore si presentava come il nipote, camuffandone la voce, che le chiedeva di pagare il pacco che le avrebbero consegnato per suo conto contenente pezzi per il computer. La donna, credendo alla telefonata, non avendo tutto il denaro che le era stato richiesto (2.500 euro), aveva chiamato la figlia per chiederle i soldi mancanti per il ritiro del pacco. La figlia, allarmata dalla strana situazione, ha però immediatamente informato il marito, bravo ad allertare il 113 e consentire l’intervento della Squadra Volante che ha bloccato l’uomo nell’androne delle scale all’atto della consegna del pacco. L’arrestato è sospettato di aver compiuto numerose truffe ai danni di anziani negli ultimi periodi a Foggia e provincia.