Stampa questa pagina

Da “Tutto chiede salvezza” a “Fame d’aria”: parte da Foggia il tour pugliese di Daniele Mencarelli

Lo scrittore in Biblioteca con i Presidi del Libro

È la vita vera (la sua), la grande fonte di ispirazione per uno degli scrittori – e poeti – più singolari e importanti del panorama italiano. Se “Tutto chiede salvezza” (Mondadori, 2020), complice anche il grande successo della miniserie di Netflix, ha messo a nudo l’arbitrarietà di ogni definizione a proposito della cosiddetta follia, “Fame d’aria” (Mondadori, 2023) fa i conti con l’amore genitoriale, portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.

PRIMA TAPPA DEL TOUR DEI PRESIDI. Sarà proprio l’autore a parlarne: martedì 23 maggio, alle ore 18, Daniele Mencarelli incontra i lettori di Capitanata nell’auditorium della Biblioteca di Foggia, per un nuovo e specialissimo appuntamento con Fuori gli Autori, rassegna a cura di Ubik Foggia e La Magna Capitana. Il tour pugliese organizzato dai Presidi del Libro comincia proprio con l’incontro foggiano: lo scrittore, infatti, nei giorni successivi sarà anche in altre città della regione, compresa la scuola “P. Giannone” di San Marco in Lamis, dove è atteso nella mattinata del 24 maggio, a completamento di un progetto-lettura svolto durante l’anno scolastico. A conversare con Daniele Mencarelli saranno Carla Bonfitto e Mara Mundi, rispettivamente docente e bibliotecaria nonché parte attiva del locale Presidio del Libro RivoltaPagina.

IN MEZZO AL NULLA. Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D’un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall’auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana.

PIETRO VIVE ALL’INFERNO. Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.” Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca. Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole.

L’AUTORE. Poeta e narratore, Daniele Mencarelli nasce a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia. La sua ultima raccolta poetica è Tempo circolare (poesie 2019-1997), peQuod, 2019. Del 2018 è il suo romanzo d’esordio, La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). Nel 2020 esce Tutto chiede salvezza, Mondadori (finalista al premio Strega, vincitore del premio Strega Giovani, vincitore del premio Segafredo Zanetti-un libro un film, vincitore del premio Anima per il sociale). Da questo romanzo è tratta per Netflix la serie omonima, con regia di Francesco Bruni. Con Sempre tornare (Mondadori, 2021, premio Flaiano per la narrativa) lo scrittore chiude la sua ideale trilogia autobiografica. Nell’aprile del 2022 è andata in scena al Centro Teatrale Bresciano, con la regia di Piero Maccarinelli, la sua prima opera teatrale: Agnello di Dio, che ora si appresta a girare i teatri d’Italia. Collabora scrivendo di cultura e società con quotidiani e riviste.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload