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Ubik, cinque anni d'autore

Celebrato il compleanno della libreria, la parola a Michele Trecca

Parla il direttore artistico Michele Trecca, titolare insieme con Giovanna Draicchio della Ubik di Foggia, colto a pochi minuti dal termine della celebrazione del quinto anniversario della libreria di Piazza U. Giordano, chiamato a fare il punto non solo su questo ultimo anno di eventi, ma anche sul rapporto che lega i foggiani alla cultura, in un momento di sicuro storicamente non facile.
Per l’occasione, domenica 4 novembre ha fatto tappa sull’ormai noto divano rosso lo scrittore francese Régis de Sá Moreira, parigino di padre portoghese, autore di due piccoli ma apprezzabili casi editoriali: “Il libraio” e “Marito è moglie”, entrambi editi dalla casa sarda Aìsara, ben rappresentata dalla responsabile editoriale Francesca Casùla. Durante l’incontro inoltre, gli attori Pierluigi Bevilacqua e Annalisa Formiglia, della Piccola Compagnia Impertinente, hanno letto alcuni brani tratti dai due romanzi di Régis de Sá Moreira.
“SEMBRA BARICCO CHE SOGNA BORGES”. Baricco lo conosce poco, ma Borges lo conosce molto bene Régis de Sá Moreira, come testimonia il suo secondo lavoro dal titolo “Marito è moglie”, incentrato su un noto tropo letterario, quello del doppio, tanto caro al gigante argentino. Dopo il successo del 2011 con “Il libraio”, anche quest’ultimo romanzo (i soli due lavori dello scrittore francese pubblicati in Italia) porta la stampa dell’ottima casa editrice Aìsara, di stanza in Sardegna e impegnata da meno di dieci anni a lavorare pietra grezza con l’intento di trovarvi piccoli diamanti letterari, frugando all’estero, traducendo dal francese, dal romeno, dall’arabo. E anche quest’ultima espressione – ed è un lettore in sala a rilevarlo – ben si lega all’autore ospite chiamato a celebrare il quinto anniversario di Ubik, se è vero che è proprio la risposta che questi dà a chi gli chiede dello stile della sua scrittura: semplice ma profonda, diretta ma “metafisica”, leggera e ironica ma anche in grado di affrontare grandi temi come la solitudine, l’amore, la tristezza.
IL LIBRAIO. Lavorare la roccia, appunto, dice Sá Moreira, scolpirla e ripulirla, fino al cuore delle cose, il diamante: come ama fare il suo personaggio più amato, quel libraio in grado di conquistare nel breve arco di una stagione letteraria, molti, anzi moltissimi lettori della libreria Ubik, tanto da indurre l’equipe di lavoro a combinare, in un inedito gioco di triangolazioni aeree, le città di Cagliari, Parigi e Foggia, proprio per avere nello spazio live l’ospite francese. Ben fatto, ad ogni modo, perché il pubblico sembra aver apprezzato il “momento internazionale”, con tanto di interprete e traduzione dal vivo, nonostante Régis de Sá Moreira comprenda discretamente l’italiano, oltre a parlare correttamente spagnolo e portoghese. E, citando ancora una volta una nota testata chiamata tempo fa a recensirlo, per uno che “sembra Baricco che sogna Borges”, non c’è poi molto di cui stupirsi.
72 INCONTRI DA NOVEMBRE 2011 A NOVEMBRE 2012. Solo l’ultimo anno, tanto per dare un po’ di numeri, la libreria di Piazza U. Giordano ha portato oltre settanta volte nel proprio spazio live i suoi lettori, aumentando di una ventina di incontri la propria media precedente. Un lavoro intenso, importante, soprattutto in un momento delicato com’è quello dell’economia in generale e dell’editoria in particolare. Dalla Ubik di Foggia pertanto, anche quest’anno, è passata la narrativa italiana che conta o, quanto meno, una buona parte di essa, dai premiati Carmine Abate ed Emanuele Trevi (rispettivamente vincitore del Campiello 2012 e vicecampione del Premio Strega 2012), passando per Gianrico Carofiglio, Mario Desiati, Ivan Cotroneo, Anilda Ibrahimi e Gaetano Cappelli, senza dimenticare nomi importanti dell’attualità e della cultura italiana, come il giudice Antonio Ingroia, Luciano Canfora, Luisa Muraro, Elio Veltri, Alessandro Leogrande, Cesare Moreno, Fabrizio Gifuni, Federico Rampini e Beppino Englaro. E tutto questo, come detto, solo nell’ultimo anno.

di Redazione 


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