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Ulivi del palazzo Benetton, la proposta del WWF: “Trapiantiamoli a Parco San Felice”

Trasportare gli ulivi del palazzo della Benetton a Parco san Felice. È la proposta del WWF Foggia, che raccoglie la preoccupazione espressa da alcuni cittadini in relazione alle piante di ulivo sui balconi dell'edificio di corso Vittorio Emanuele.

L’EDIFICIO. Il megastore – ricordano dal WWF - fu inaugurato il 16 settembre 2010 alla presenza di Alessandro Benetton che dichiarò: “Ci piace molto la scelta della pianta dell’ulivo come simbolo della nostra presenza e del nostro impegno nella città e in terra di Puglia". A proposito del palazzo ospitante il negozio, nel relativo comunicato dell'azienda testualmente si leggeva: "La facciata diventa icona del paesaggio e della storia pugliese, attraverso l’utilizzo di piante di ulivo sospese in verticale come fluttuanti presenze naturali." Purtroppo oggi, evidenzia il WWF, la situazione appare diversa. Con la chiusura del megastore le piante sono rimaste prive di cura e ci si chiede se è il caso di trovar loro una sistemazione migliore.

IL “TRASFERIMENTO”. Accogliendo anche il suggerimento di alcuni cittadini, per il WWF Foggia potrebbe essere "Parco San Felice" l'area adatta per la messa a dimora degli ulivi di Corso Vittorio Emanuele. L'auspicio – evidenziano dall’associazione - è quindi che l'Amministrazione comunale di Foggia, analizzando la questione con i proprietari dell'edificio che ospita le piante, si renda parte attiva per il loro trasferimento nel Parco che, essendo una ampia area verde molto frequentata, risulta idoneo alla diffusione del messaggio di naturalità e cultura insito nell'ulivo.

LE PIANTE. La Regione Puglia tutela e valorizza gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, con la Legge Regionale n. 14 del 04.06.2007. La tutela degli ulivi non aventi carattere di monumentalità resta disciplinata dalla legge n. 144 del 14 febbraio 1951. L’ulivo – spiegano dal WWF - si presta a essere coltivato anche in vaso, come pianta ornamentale che non perde mai le foglie, in quanto ha un apparato radicale piuttosto superficiale che non richiede terreni profondi, purché le vengano assicurate adeguate cure. Ad esempio, l'ulivo non teme la siccità se vive nel terreno, almeno per gli esemplari adulti. La pianta in vaso richiede invece maggiore attenzione: durante la stagione estiva potrebbe essere necessario annaffiarla se il terreno è particolarmente asciutto. Altri aspetti da considerare con attenzione sono la potatura e la concimazione. Essenziale rimane l'operazione di rinvaso da compiere ogni due tre anni durante i primi anni di vita. Man mano che la pianta si sviluppa aumenta l'intervallo di tempo fra i rinvasi ma si deve ovviamente valutare se il vaso è diventato insufficiente per le aumentate dimensioni. Sono proprio queste attenzioni che verosimilmente stanno mancando agli ulivi dell'edificio Benetton e che pongono l'interrogativo se sia il caso di ripiantarli, ovviamente utilizzando le opportune tecniche e cautele, preferibilmente in un luogo pubblico dove tutti possono fruirne.

di Redazione 


 COMMENTI
  • Tommaso

    26/09/2016 ore 16:33:20

    Esistono vaste zone in macchia gialla e rione biccari destinate dai piani di zona a verde ma mai utilizzate, piene di sterpaglia, piantateli li e rendete decoro in quelle zone di gran sviluppo ove son state pagate le opere di urbanizzazione primaria e secondaria da molti anni.
  • alessandra

    26/09/2016 ore 19:08:59

    io ne vorrei uno se si puo'!
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