L'ultima sfida, quello di Antonio Silvestre è proprio un film De Core - La recensione
I film sul calcio non si possono fare, vengono uno schifo, lo sanno tutti. Quanti bei film sul calcio ricordiamo? Boh, a me viene in mente “Fuga per la vittoria”, che però ha un'ambientazione particolare e qualche comico tipo “L'allenatore nel pallone” e “Ecceziunale veramente”. E quindi chi glielo ha fatto fare ad Antonio Silvestre di girare un film sul calcio? In realtà “L'Ultima Sfida” più che sul calcio è un film sul tifo. Sul rapporto che i tifosi hanno con i campioni e soprattutto con i figli. E con le sconfitte. E chi fa il tifo per il Foggia può capire perfettamente quello a cui mi riferisco.
I TIFOSI. Niente giudizi o pagelle sui singoli attori, come ho letto da qualche parte questo è un film “De Core” proprio come il cognome del protagonista. Al di là del budget, della sceneggiatura, della scelta degli attori, questo è un film che nasce dalla passione per il calcio, e si capisce che chi l'ha scritto, diretto e interpretato sa esattamente cosa si prova quando la tua squadra si gioca la partita della vita. C'è un dialogo in particolare in cui Mauro dice a Massimo che la sua vita, anche nella sfera personale, è scandita dalla partite della squadra e dai gol del capitano. Mia moglie mi ha chiesto: “Ma pure tu sei così?”, le ho risposto che tutti i tifosi degni di tale nome sono così. Se ad un tifoso chiedi un ricordo di un anno specifico la prima cosa che gli viene in mente è come è andata quella stagione calcistica e se in quell'estate ci sono stati gli Europei o i Mondiali.
IL FILM. Se vi piace il pallone andate a vedere il film, se non vi piace andateci lo stesso, forse vi sembrerà un po' esagerato ma capirete cosa intendiamo quando diciamo che il calcio non è solo un gioco. Poi mi fate sapere.
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