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Una baracca di legno abusiva a Parco Iconavetere

L’allarme lanciato dai residenti di via Ciano. Ora è stata smantellata

Una baracca di legno abusiva a Parco Iconavetere. Altro che interventi di ristrutturazione e di gestione della struttura, così come fortemente auspicato dall’associazione Capitanata Mia, che proprio qualche giorno fa ha provato a rilanciare l’attenzione sul degrado del parco e sulle azioni che l’Amministrazione Comunale potrebbe adottare in quanto ente gestore del sito. Nelle foto scattate ed inviate da Nico Baratta, infatti, appare chiaro che all’interno del Parco Iconavetere, in via Ciano, qualcuno sta alzando una baracco di legno. E la conferma arriva dopo un nostro sopralluogo, per vedere realmente cosa sta succedendo nel sito che custodisce anche i ruderi del vecchio Convento di Santa Maria di Costantinopoli. Dopo l’ultima incursione vandalica del 15 agosto scorso, la Chiesetta all’aperto è stata sfregiata, violata. Tombini divelti che aprono a buche gigantesche, lampade distrutte, vetri sparpagliati, scritte sui muri, vetrata della facciata della chiesa completamente distrutta, divani utilizzati a mo’ di panchina di calcio. E adesso, per completare, una bella baracca di legno.

"AVVERTITO DAI RESIDENTI" - “Venerdì 26 ottobre sono stato allertato da alcuni residenti di via Ciano, che mi hanno comunicato che nel Parco dell’Iconavetere si stava costruendo una baracca il legno – ha raccontato Baratta -  Recatomi immediatamente e fatto un sopralluogo, ho constatato che la baracca c’era realmente, costruita per metà. A dir la verità, credevo che la segnalazione era frutto della oramai spazientita sopportazione dei residenti nel vedere quell’area degradata, dove qualche tavola di legno era diventata baracca. Invece ho visto che quella baracca c’era, ed era anche ben sistemata. Difatti la baracca è stata collocata sul terreno a ridosso del vecchio muro che un tempo era parte del convento dei cappuccini, ora distrutto. Come pavimentazione i sedicenti incivili hanno utilizzato i manufatti che costituiscono la pavimentazione del parco, sradicando dal terreno i mattoncini a forma di arco con base ellittica, recando, così, un doppio danno alla struttura”. Oggi pomeriggio, Foggia Città Aperta, si è recata sul posto per verificare lo stato attuale delle cose. Il corpo della baracca pare che sia stato smantellato, ma per terra restano tracce della sua costruzione e soprattutto l'insopportabile sensazione di degrado ed abbandono che regna in tutto il Parco.

di Redazione 


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