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Una tenda in Consiglio Comunale per i diritti dei senzatetto

Ma su 40 Consiglieri Comunali se ne presenta solo uno

Cosa ci fa una tenda igloo nella sala del Consiglio Comunale di Foggia? Prova ad attirare l’attenzione delle istituzioni sui problemi dei senzafissadimora e dei poveri che vivono nella nostra città. Italiani e migranti. Perché anche secondo i dati della Caritas diocesana sono in aumento le famiglie e le persone che si rivolgono ai servizi messi in campo delle parrocchie o dal Conventino. Perdita del lavoro, gioco d’azzardo, separazioni, crisi economica. Queste alcune delle cause  principali alla base di quelle che vengono definite le ‘nuove povertà’. A queste, però, bisogna aggiungere i senza dimora abituali, quelli che vivono e dormono all’addiaccio da diverso tempo e per i quali la via dell’integrazione sociale è sempre più difficile. 

NOTTE DEI SENZA DIMORA. Questo ed altro ancora è stato sollevato sabato 20 ottobre in occasione della Notte dei senza dimora, l’appuntamento promosso a Foggia dall’associazione Fratelli della Stazione e dalla redazione del giornale di stradaFogliodiVia, che hanno scelto proprio la sala del Consiglio Comunale come location ideale in cui svolgere la tavola rotonda ‘E quest’inverno dove monto la tenda?’. L’obiettivo era di portare i problemi dei senzatetto dalla strada al Palazzo, con l’idea di avvicinare maggiormente i nostri amministratori alle esigenze dei più poveri. Ma il tema, a quanto pare, non stava particolarmente a cuore ai consiglieri comunali. Dei 40 che siedono sugli scranni del Consiglio, infatti, ha fatto particolarmente rumore l’assenza quasi compatta di coloro che sono chiamati a rappresentare i cittadini di Foggia. Ma non i senzatetto, evidentemente, visto che si è presentato solo Luigi Miranda, consigliere comunale di opposizione.

 

IL DIBATTITO.  Per il resto, la Notte dei senza dimora, è stata un’occasione di confronto, dibattito, scambio di idee su quelle che potrebbero essere le azioni da sviluppare per migliorare la qualità di accoglienza di chi vive per strada e rafforzare la rete di enti ed associazioni impegnate nel lavoro di assistenza ai clochard. Di qui, la richiesta al Comune di Foggia da parte dei volontari e degli operatori della Caritas di operare in una logica di interventi coordinati e di individuare una struttura pubblica da attrezzare come dormitorio per fronteggiare l’emergenza freddo. Anche perché i 100 posti letto garantiti lo scorso anno dalla Caritas possono anche non bastare a soddisfare tutte le esigenze. Ne sanno qualcosa i migranti che vivono al Ghetto di Rignano che hanno approfittato della presenza dell’assessore comunale alle Politiche Sociali, per lanciare un appello.

di Redazione 


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