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Unifg, un successo il progetto "Spazio gioco"

Hanno partecipato 34 bambini figli dei dipendenti. Il rettore Volpe: "Così si concilia lavoro e famiglia"

Laboratori di pittura, lezioni di musica, creazioni di oggetti artistici. E, ancora: educazione alla lettura e alla narrazione, corsi pratici per la scoperta della natura, guide al rispetto dell'ambiente, il tutto intervallato da momenti ricreativi dedicati al gioco e allo sport. 34 bambini, figli dei dipendenti dell'Università di Foggia, hanno potuto usufruire, durante i mesi estivi, di queste ed altre attività nell'ambito del progetto sperimentale per la conciliazione del tempo di lavoro e familiare denominato "Spazio gioco", conclusosi ieri in concomitanza con la riapertura delle scuole.
CERIMONIA DI CHIUSURA CON IL RETTORE.  "Sono veramente orgoglioso di portare a termine il mio mandato rettorale avendo la possibiltà di celebrare la conclusione di un progetto così ben riuscito come Spazio gioco" ha commentato il rettore uscente Giuliano Volpe in occasione della cerimonia di chiusura che si è tenuta presso il piano terra del palazzo dell'Ateneo. "Un progetto fortemente voluto dall'Università che ha saputo offrire ai genitori uno spazio adeguato alla cura e alla crescita dei bambini, permettendo loro di recarsi tranquillamente a lavoro". "E' la dimostrazione" - gli ha fatto eco la professoressa Cagnolati, delegata del rettore alle pari opportunità - "che in città vi sono professionalità elevate e che quando si fa squadra si riescono a realizzare grandi cose anche senza che sia necessario chiedere grossi mezzi".
IL PROGETTO. Promosso dall'Ateneo foggiano, Spazio gioco è stato coordinato dal laboratorio di studi e ricerche per l'infanzia del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università, co-diretto dalle professoresse Anna Grazia Lopez e Barbara De Serio. Le attività didattiche sono state concepite e realizzate direttamente dalle studentesse e dottorande di di ricerca di scienze dell'educazione e della formazione che hanno assistito i bambini accompagnandoli in un vero e proprio tracciato educativo. Entusiasti i rappresentanti degli enti che hanno contribuito al progetto: Antonietta Colasanto, consigliera di parità della Provincia di Foggia e la sua omologa del Comune, Rita Chinni; il direttore dell'Accademia delle Belle Arti, Pietro di Terlizzi. Particolari ringraziamenti sono andati agli sponsor dell'iniziativa: l'associazione Utopikamente e l'esercizio commerciale Città del sole.
Al temine, l'auspicio che il progetto possa fungere da apripista affinchà l'università si convinca a riproporlo negli anni prossimi e altri enti pubblici e privati siano spinti ad adottarlo.

di Redazione 


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