Unifg, Area Nuova chiede aule prefabbricate per i 900 nuovi iscritti al semestre filtro di Medicina
Il Consiglio degli Studenti dell'Università di Foggia ha approvato all’unanimità una richiesta indirizzata alla Governance dell’Ateneo per denunciare, ancora una volta, l’inadeguatezza delle sedi attualmente utilizzate per le lezioni dei corsi di Area Medica. In particolare, desta forte preoccupazione la decisione di confermare anche per il prossimo anno accademico l'utilizzo della sede della Città del Cinema per i circa 900 iscritti al semestre filtro di Medicina e Odontoiatria.
NO ALLA CITTA' DEL CINEMA. “La situazione è diventata insostenibile – dichiara Vincenzo Mundo, Presidente del Consiglio degli Studenti e Senatore Accademico per l’Area Medica –. Le condizioni della sede della Città del Cinema sono ben lontane da quelle che un’università pubblica dovrebbe garantire: parliamo di ambienti nati per tutt’altri scopi, privi di finestre, con illuminazione fioca, carenti dal punto di vista igienico, senza prese elettriche né piani d'appoggio. Non possiamo più far finta che si tratti di una sede temporanea, quando ormai da anni viene usata come punto cardine della didattica dell’Area Medica. È inaccettabile”. La Città del Cinema, oltre a essere strutturalmente inadeguata, è anche logisticamente problematica: lontana dal Polo Biomedico, difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, priva di mensa e servizi basilari per gli studenti, come aule studio e servizi bibliotecari. L’impossibilità di accedere ai servizi ADISU penalizza soprattutto gli studenti borsisti, mentre la frammentazione delle sedi – con studenti divisi tra Giurisprudenza, Città del Cinema e Polo Biomedico – produce un’esperienza universitaria disomogenea, dispersiva e profondamente iniqua.
AULE PREFABBRICATE. “Abbiamo chiesto con decisione – prosegue Mundo – che l’Ateneo abbandoni questa logica emergenziale e prenda una decisione strategica e strutturale: installare aule prefabbricate moderne ed accoglienti nell’area adiacente al Polo Biomedico. È una soluzione concreta, già sperimentata con successo da altri Atenei, che ci permetterebbe di riportare la didattica dove è naturale che si svolga: vicino ai laboratori, ai reparti, alla vita universitaria vera. Non è una battaglia contro una sede, ma per la dignità degli studenti”. La richiesta approvata oggi dal Consiglio degli Studenti nasce anche in vista dell’incremento degli iscritti atteso per i prossimi anni e dell’imminente visita di accreditamento ANVUR: dare segnali chiari e investimenti mirati sarà fondamentale per la credibilità dell’Ateneo. Area Nuova e i rappresentanti degli studenti di Area Medica dichiarano che continueranno a vigilare, pretendendo risposte concrete, trasparenti e all’altezza delle aspettative di chi ha scelto di formarsi nella nostra Università.
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