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Università, il ministro inaugura l'anno e annuncia: "Cambieremo i test d'ingresso"

La Giannini ospite dell'ateneo di Foggia

E' stato inaugurato quest'oggi l'anno accademico 2013/14 dell'Università di Foggia, anno in cui ricorre anche l'anniversario dei 15 anni dall'istituzione dell'ateneo. Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, la senatrice Stefania Giannini, ha presieduto la cerimonia inaugurale.
L'INAUGURAZIONE. La cerimonia ha preso il via con un momento solenne in cui il Conservatorio musicale Umberto Giordano, ha eseguito l'Inno Nazionale di Goffredo Mameli e l'Inno Europeo, ossia la parte finale della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, meglio nota come Inno alla Gioia. Sulle note del Conservatorio hanno fatto il loro ingresso in sala gli atleti dell'Università di Foggia e di alcune Scuole Secondarie di Secondo Grado del capoluogo Dauno che quest'anno rappresenteranno l'Italia nelle varie discipline olimpiche.
IL RETTORE MAURIZIO RICCI. "Questa è la mia prima cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. – ha dichiarato Ricci - Da parte mia, metterò in questo progetto tutto l’affetto che nutro per questa realtà e che non è mai venuto meno nel tempo; metterò in questa sfida tutto quell'entusiasmo ragionevole di cui parlava Voltaire nel suo 'Dizionario filosofico’, convinto che la ragione corra lungo la strada regolarmente tracciata, ma che alla ragione subentri la forza delle passioni e dei sogni, quei sogni che danno forma al mondo".
LE RISORSE DISTRIBUITE. "L’attuale meccanismo di distribuzione delle risorse non tiene in alcun conto il differenziato contesto socio-economico dei singoli atenei, - ha continuato Ricci - sedi virtuose ma punite perché ubicate in aree socio-economiche deboli, a prescindere dal merito scientifico, il che lede gravemente l’effettività dei principi costituzionali di eguaglianza, autonomia universitaria, sussidiarietà, diritto allo studio e diritto alla salute”.
LA SFIDA DELL’ATENEO. “La nostra sfida è diventare un Ateneo protagonista in sede regionale, nazionale e internazionale, - ha concluso Ricci - che sia protagonista di un rilancio che si misura in azioni concrete, lungo vie antiche e nuove che mirino alla paziente costituzione di un futuro dal cuore antico, per citare il titolo dell’opera di Carlo Levi”.
IL MINISTRO STEFANIA GIANNINI. "Sono profondamente convinta che la programmazione e il bilanciamento tra i posti disponibili del sistema sanitario, - ha dichiarato Giannini - valutato a livello regionale con un sistema modificabile in meglio ma che ha una sua fondatezza, e l'emissione di potenziali medici, sia un fattore che ha migliorato enormemente non solo la qualità della didattica delle facoltà di medicina ma anche quel gap drammatico che quelli della mia generazione hanno poi scontato in anni di forte disoccupazione”.
METODO FRANCESE. “Non sono del tutto convinta che le 60 domande di un test a risposta multipla concentrate nella giornata di prova debbano e possano essere il migliore strumento per misurare questa selezione. – ha spiegato Giannini - Ho ufficialmente incaricato il capo dipartimento dell’Università di condurre una relazione attenta, a cui parteciperò nelle fasi analitiche, sulla cosiddetta modalità francese e cioè un primo anno aperto a tutti gli studenti che vogliono iscriversi, con una selezione rigorosissima”.
STRUMENTO DI ALTA SELETTIVITA’. “Successivamente toccherà agli studenti mettersi alla prova e valutare se siano adeguati al compito cui si pensava di voler aspirare. – ha concluso Giannini - Questo è un meccanismo che, se riusciamo a contestualizzarlo nel modo giusto nel sistema italiano, può diventare uno strumento di alta selettività, di programmazione preziosissima ma al tempo stesso di giustizia e di meritocrazia funzionale valutata nel corso di un anno e non concentrata nel percorso di un'ora''.

di Redazione 


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