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Unifg, no del Senato Accademico all'ingresso di cani e animali d'affezione sul posto di lavoro

Il Senato Accademico dell'Università di Foggia ha respinto a maggioranza l'approvazione di un regolamento che prevedeva la possibilità per professori, ricercatori e personale tecnico-amministrativo di portare con sé sul luogo di lavoro il proprio 'amico' a quattro zampe.

L'IDEA. La proposta è stata posta in discussione nella riunione dello scorso 9 novembre e resa pubblica solo a fine dicembre. A proporla è stato l'allora rettore Pierpaolo Limone che ha assunto la carica ora presso l'Università Digitale Pegaso. Limone spiegava che un numero sempre maggiore di aziende, sia pubbliche che private, sta approvando regolamenti aziendali interni, al fine di permettere l’accesso di animali da compagnia”. Infatti “la presenza di animali da compagnia sul luogo di lavoro realizza diversi benefici per i dipendenti (con una ricaduta positiva sul lavoro svolto e quindi anche per l’azienda stessa), quali riduzione dello stress e dell’ansia da prestazione, una prestazione lavorativa migliore nel corso del tempo, riduzione del tasso di assenteismo, rafforzamento socialità e gioco di squadra in ufficio, quindi un miglior benessere organizzativo”.

IL REGOLAMENTO. Il provvedimento specificava anche i requisiti necessari a evitare “di portare animali in ufficio in modo indiscriminato, sia per garantire il rispetto delle regole di convivenza umana che per tutelare il benessere dell’animale”. In particolare, era previsto il divieto di “disturbare lo svolgimento delle altrui attività inerenti all’esercizio delle mansioni di ufficio; garantire che lo stato di benessere dell’animale nel luogo di lavoro sia comparabile con quello nel suo abituale ambiente di vita”. Per poter accedere ai luoghi di lavoro, inoltre, l'animale avrebbe dovuto “ essere regolarmente iscritto all’Anagrafe degli Animali d’Affezione; dotato di libretto sanitario; sottoposto a regolari controlli veterinari; sottoposto a regolari profilassi vaccinali e a sistematici trattamenti antiparassitari; pulito e spazzolato; non affetto da oggettive disfunzioni comportamentali”.

LA VOTAZIONE. Il testo del regolamento era stato anche trasmesso alle rappresentanze sindacali dei lavoratori che avevano espresso valutazioni positive. A porsi di traverso, tuttavia, sono stati i componenti del senato accademico. La professoressa Curtotti, supportata dalla professoresssa Maddalena, ha ritenuto “non appropriato, dal punto di vista gestionale, consentire l’accesso degli animali da affezione all’interno degli ambienti di lavoro dell’Ateneo. Sulla stessa linea la senatrice Guerrieri a cui hanno fatto seguito ulteriori interventi in senso contrario. Al momento della votazione, hanno espresso parere positivo, oltre al Rettore, solo otto senatori; 7 i contrari e altri 7 astenuti. Per tale motivo, a maggioranza, la proposta è stata respinta. Per i cani e gli altri amici a quattro zampe le porte dell'università restano chiuse.

di Michele Gramazio


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