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Uno sguardo di troppo nel bar: dopo la lite, va a sparare a casa del "rivale"

È stato arrestato dai carabinieri di Manfredonia, Matteo Salcuni, 49 anni di Monte Sant’Angelo, per detenzione e porto di un'arma comune da sparo con matricola abrasa, ricettazione e danneggiamento aggravato.

GLI SPARI CONTRO LA PORTA. Nella mattinata di ieri,  a Monte Sant'Angelo, un uomo di 40 anni ha chiesto l’intervento dei militari perché durante la notte erano stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo della porta d’ingresso della sua abitazione. Giunti sul posto, i carabinieri hanno constatato erano presenti almeno cinque fori provocati da arma da fuoco nei pressi della porta e che la stessa era stata colpita in due parti, forse da colpi di rimbalzo. Sul piazzale sono stati trovati diversi frammenti di ogive in piombo e camiciature di proiettili. In tutto - secondo la ricostruzione dei carabinieri - sono stati esplosi almeno sei colpi.

LE INDAGINI. Le prime indagini dei carabinieri hanno permesso di risalire al probabile autore dell’accaduto. Infatti, è emerso che nella tarda serata di domenica, presso il Pronto Soccorso di Monte Sant’Angelo, si è recato un uomo con lesioni riconducibili a un’aggressione avvenuta poco prima a seguito di un violento litigio con un’altra persona. L’uomo ha rifiutato il ricovero in ospedale proprio per sfuggire ad una eventuale cattura.

LA PISTOLA. Salcuni è stato individuato dai carabinieri in un bar ed è stato condotto presso la propria abitazione dove ha ammesso di nascondere, sotto il letto, una pistola Smith & Wesson 38 Special con matricola abrasa e 23 cartucce dello stesso calibro. Le munizioni ritrovate nell’abitazione coincidono con quelle ritrovate sul luogo della sparatoria. L'uomo ha ammesso di aver sparato contro l'abitazione della vittima per motivi futili: sembra, infatti, che all'origine del gesto ci sia un'occhiata di troppo in un bar.

di Tiziana Cuttano


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