I carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno arrestato con le accuse di usura e tentata estorsione tre persone, Nicola Masciavè, di 46 anni, suo nipote Riccardo Masciave, di 26, e Francesco Perchinunno, 31 anni, cognato di quest'ultimo, in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo dauno. Il primo era già stato arrestato in flagrante a luglio. Gli ultimi due si trovano, attualmente, agli arresti domiciliari
Tutto è cominciato con un prestito, lo scorso 28 giugno. A cadere nella trappola, un dipendente amministrativo di un Istituto Tecnico di Cerignola a cui, inizialmente, occorrevano tremila euro. A venirgli incontro, si fa per dire, Nicola Masciavè, conosciuto a marzo, così come riferito dalla vittima agli inquirenti. A causa di grosse difficoltà economiche e della necessità di reperire la somma di 3.000 euro, aveva chiesto aiuto a quest'ultimo il quale però, dopo avergli consegnato una prima somma contante di 1.500 euro, gli aveva fatto sottoscrivere un titolo cambiario dell'importo di 3.300 euro con scadenza settembre 2013. Stessa cosa anche per la seconda metà dell'importo, concessa solo dopo la sottoscrizione di un titolo cambiario di 1.500 euro, con scadenza dicembre 2013. In quella occasione avrebbe poi chiesto gli interessi con una rata mensile di 300 euro da consegnare a lui personalmente.
Dopo i primi ritardi, i solleciti di Nicola Masciavè sono diventati intimidatori, fino a minacce vere e proprie rivolte a lui e alla sua famiglia, perpetrate con la complicità degli altri due familiari ora arrestati. L'incubo è finito il 5 luglio scorso quando all'incontro per la consegna del denaro, Nicola Masciavè, oltre alla sua vittima, ha trovato sul posto anche i carabinieri di Cerignola i quali hanno provveduto immediatamente all'arresto in flagranza di reato per tentata estorsione. Da quel momento sono cominciate ulteriori indagini delle forze dell'ordine, onde risalire all'identità degli altri due componenti del gruppo, poi riconosciuti come complici: Riccardo Masciavè e Perchinunno, ora agli arresti domiciliari.
I carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno arrestato con l
e accuse di usura e tentata estorsione tre persone, Nicola Masciavè, di 46 anni, suo nipote Riccardo Masciave, di 26, e Francesco Perchinunno, 31 anni, cognato di quest'ultimo, in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo dauno. Il primo era già stato arrestato in flagrante a luglio. Gli ultimi due si trovano, attualmente, agli arresti domiciliari.