Ancora vandali alla scuola Bovio, l'amarezza del preside: "Avevamo finito da poco i lavori"
La rabbia del sindaco: "Non li definisco neppure cittadini"
Per la terza notte consecutiva, la scuola media “Bovio” di Foggia è stata oggetto di atti vandalici. Ignoti si sono introdotti nei locali e si sono aggirati all’interno della palestra per verificare se ci fosse qualcosa da asportare. Non ritenendo utili gli oggetti che avevano trovato, i ladri hanno cominciato ad accanirsi contro le strutture e gli arredi della palestra, distruggendo i lavandini e gli armadietti, oltre ai materassi per il salto in alto e addirittura al pavimento in linoleum.
IL COMMENTO DEL SINDACO. «Siamo indignati per il comportamento di quelli che difficilmente possono essere definiti cittadini - commenta il sindaco, Franco Landella-. Chiunque abbia un minimo senso di civiltà, porterebbe rispetto per le strutture pubbliche, dato che sono di proprietà di tutti, compresi loro. Nel caso - piuttosto improbabile - che questa gente paghi le tasse, dovrebbe sapere che in parte i loro soldi saranno usati per finanziare i lavori di ripristino. Ma siamo sicuri che a loro poco importa. Speriamo che le indagini della Polizia, che è stata subito allertata, portino a individuare i responsabili e a punirli come previsto per legge».
IL BENE DELLA CITTA'. «Desta sconcerto la totale mancanza di senso civico mostrata alle volte da alcuni foggiani - aggiunge l'assessore alla pubblica istruzione, Claudia Lioia -. La pubblica amministrazione cerca di impegnarsi, con il limite delle scarse risorse a disposizione, per migliorare la condizione degli studenti foggiani. Ma di fronte a questi episodi, diventa davvero difficile lavorare per il bene della città. Ora dovremo impegnarci per trovare le risorse necessarie, ma non sarà una impresa facile».
I LAVORI. «I danni causati alla scuola sono davvero notevoli - evidenzia il dirigente scolastico della "Bovio", Pasquale Palmisano -. Avevamo da poco terminato importanti lavori di miglioramento alle strutture grazie ai fondi del progetto nazionale "Scuole belle", e a fondi europei del Fesr. Ci vorrà tempo per cercare almeno di tornare alle condizioni di qualche giorno fa».
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