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Vandalizzata l'aula del Link al dipartimento di Giurisprudenza. Un chiaro atto politico

"Non vogliono che si modifichi lo status quo"

Nessun atto vandalico a casaccio, né alcun tentativo di furto. Ieri, giovedì 2 maggio, i ragazzi del Link Foggia della facoltà di Giurisprudenza hanno trovato la loro aula, fresca di assegnazione, completamente scardinata. Un atto politico, a quanto pare, sottolineato dal particolare accanimento con cui sono stati strappati i manifesti e i simboli dell’associazione studentesca (all’interno e all’esterno dello spazio), com’è noto politicamente vicina alla sinistra. A completamento dell’opera, è stata rovesciata anche l’immondizia sul pavimento dell’aula. Il dipartimento ha denunciato l’accaduto alla Questura.
DUE ANNI PER OTTENERE UNO SPAZIO. “C’è qualcuno che non vuole che si modifichi lo status quo, mantenendo inalterato il monopolio di rappresentanza all’interno della Facoltà di Giurisprudenza”. Questa la dichiarazione di Mario Nobile, del Link Foggia, il quale ha seguito tutta la vicenda dell’assegnazione dell’aula, sin dagli inizi: “è evidente che non diamo fastidio a molti, ma proprio a qualcuno in particolare”. Una storia cominciata nel 2010, quando il Link, dopo una prima comunicazione ufficiale che assegnava di diritto lo spazio all’associazione (ottenuto con il 20% delle preferenze), si vide soffiare l’aula grazie ad un cavillo burocratico di fatto mai utilizzato nel corso delle dispute universitarie in seno alle associazioni studentesche. “La seconda comunicazione dell’Ateneo – spiega a tal proposito Mario Nobile – ritenne errata la prima comunicazione, indicante appunto l’assegnazione dell’aula a noi. Il pretesto, che non aveva alcun precedente storico, fu quello di considerare anche le schede bianche e le schede nulle, cosa che ci tagliò fuori per appena un voto.”
AREA NUOVA. Inutile aggiungere che a sostenere questa tesi procedurale tecnica – a dire di Nobile “illegittima sul piano del merito, ma legittima dal punto di vista tecnico” – siano stati i membri di Area Nuova, l’associazione studentesca antagonista del Link e, di fatto, altamente rappresentata da anni all’interno del dipartimento di Giurisprudenza. Gli stessi che poi, per oltre due anni, avrebbero ritardato qualsiasi tentativo di assegnazione dell’aula a Link Foggia, “mediante manovre di melina e di boicottaggio assembleare”. Entrata in vigore la Riforma Gelmini infatti, che di fatto modificava il sistema di governance delle università italiane, nell’aprile del 2012 si è poi ritornati al voto per rinnovare le rappresentanze studentesche (azzerate dalla riforma e dal riassestamento interno ad ogni ateneo) e qui il Link ha ottenuto il 24% di preferenze: ben 4 punti in più rispetto alla prima votazione (poi resa inefficace dal conteggio delle schede bianche e nulle). Un numero che, anche contando tutte le schede invalidanti, ha dato di fatto il nullaosta per l’assegnazione dell’aula nel dipartimento di Giurisprudenza, utile e preziosa per svolgere un’adeguata attività di informazione tra gli iscritti, al pari di Area Nuova.
BOICOTTAGGIO. A questo punto, un ruolo fondamentale spetta alla “Commissione 390”. Un organo composto da docenti e studenti che, concretamente, decreta in merito ad una serie di attività, tra cui anche l’assegnazione degli spazi universitari alle associazioni studentesche. Cosa ha impedito per un anno che il Link ottenesse la propria aula? “Il boicottaggio dei rappresentanti appartenente all’unica associazione studentesca presente in Commissione – questa la tesi ancora una volta di Nobile e dei membri del Link – i quali hanno bloccato un importante organo universitario, evitando il raggiungimento del numero legale di ogni assemblea unicamente per ritardare l’assegnazione dello spazio al Link”. In pratica, Area Nuova non si sarebbe presentata volutamente durante queste riunioni, facendo in modo che Link non potesse mai ufficializzare questa assegnazione. Una situazione che si è protratta sino all’ultima riunione della Commissione, datata appunto aprile 2013, a cui tutti i membri obbligatoriamente hanno dovuto prendere parte, in quanto convocata lo stesso giorno del Consiglio Amministrativo del mese di aprile. Ed è proprio in quest’ultima occasione, dopo circa due anni, che il Link avrebbe ottenuto l’ufficialità per prendere possesso del proprio spazio di rappresentanza nel dipartimento di Giurisprudenza.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE SUCCEDE. Si arriva così all’attualità e al gesto vergognoso di queste ultime ore, compiuto con ogni probabilità durante la serata di martedì 30 aprile (tra le ore 19.00 e le ore 21.00). Ossia quando , eccezion fatta per la chiusura del 1° maggio, i ragazzi e le ragazze del Link non erano presenti in sede. Un atto di vandalismo mirato dunque, che esclude volutamente il furto, visto che la stampante e le cuffie presenti nell’aula non sono state praticamente toccate. A tingere ancora di più di giallo la situazione, va aggiunto che la stessa aula venne vandalizzata anche lo scorso ottobre, quando già si sapeva che, Commissione permettendo, presto sarebbe stata legittimamente occupata dal Link. Né Mario Nobile né gli altri esponenti dell’associazione studentesca, va detto, mancando prove certe, fanno esplicito riferimento ad Area Nuova come responsabile dell’atto vandalico in questione. Tuttavia, la matrice politica del gesto rimane.

di Redazione 


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