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Vanno a fuoco le capanne del Ghetto di Rignano

Nessun ferito fra gli immigrati dell'accampamento

A distanza di tre mesi, un nuovo incendio ha scosso la comunità migrante che vive nel cosiddetto Ghetto di Rignano. Questa notte, infatti, le fiamme hanno distrutto una ventina di baracche dell’accampamento in cui vivono oltre 300 immigrati stagionali. Sono ancora in corso di accertamento le cause che hanno provocato l’incendio, ma secondo le testimonianze degli stessi migranti a provocare le fiamme sarebbero state le fiamme di una candela accesa in una delle capanne. Di sicuro, non si è trattato di un incendio di origine dolosa. Sul posto, sono immediatamente intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Foggia, carabinieri e polizia. L'incendio ha provocato molto spavento tra le persone che in quel momento erano nell'accampamento. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare anche per recuperare le numerose bombole di gas sparse nelle baracche, che rischiavano di esplodere a causa delle fiamme

L’incendio non ha provocato feriti, ma solo tanto spavento fra gli immigrati, tutti di origine africana. Tra i problemi più gravi provocati dall’incendio, la perdita dei documenti e dei soldi. Situazione che non fa che aggravare la situazione di quanti vivono già in precarie condizioni igienico-sanitarie. I volontari scalabriniani, però, hanno lanciato un appello affinché vengano donati materassi e vestiti, in modo da poter fronteggiare l’emergenza dovuta soprattutto al freddo e alla mancanza di un ricovero. L’obiettivo è di individuare delle soluzioni temporanee di accoglienza.

di Redazione 


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