Vedono i carabinieri e lanciano la pistola fuori dall'auto: arrestati tre giovanissimi
Fermati dalla Compagnia di Vico del Gargano
I Carabinieri della Compagnia di Vico del
Gargano hanno tratto in arresto un diciassettenne e altri due giovanissimi, il
diciottenne M. B. e il diciannovenne G.D.M., con l’accusa di detenzione e porto
illegale di arma clandestina in concorso e ricettazione.
LA VICENDA. I tre ragazzi,
originari di Cagnano Varano e Ischitella, sono stati intercettati e bloccati da
una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Norm e da personale della Stazione
di Ischitella nel corso di una serie di controlli alla circolazione stradale
lungo la S.S. 693, mentre si trovavano a bordo di una Fiat Panda, peraltro
condotta proprio dal minore, che era stata rubata due giorni prima. I militari,
che hanno prontamente riconosciuto l’autovettura, hanno bloccato la corsa
dell’utilitaria dopo un breve inseguimento in località San Nicola di
Sannicandro Garganico.
GLI ARRESTI. All’atto del controllo i giovanissimi
malviventi hanno gettato dal finestrino una pistola marca Beretta calibro 6,35,
con matricola abrasa, e una fedele riproduzione di pistola calibro 7,65, priva
del previsto tappo rosso. I Carabinieri, dopo aver recuperato le armi sul
ciglio della strada, hanno poi effettuato una perquisizione veicolare, che ha
permesso di rinvenire tre passamontagna e uno “spadino”, arnese da scasso comunemente
utilizzato per forzare le portiere delle auto. Il materiale è stato tutto
sottoposto a sequestro. I due maggiorenni, dopo le formalità di rito, sono
stati tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia, mentre il minore è
stato associato presso l’Istituto
Penitenziario Minorile “Fornelli” di Bari.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.