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Venghino, signori venghino: a Foggia è boom di candidati. Ancora senza programma...

A Foggia tanti nomi, ma poche proposte concrete

Mai profezia fu più azzeccata: Venghino, signori venghino, “il circo delle amministrative è appena cominciato”. Così si concludeva un articolo di quattro mesi fa in cui commentavamo l’appeal trasversale di Leonardo Di Gioia (che lo scorso weekend ha confermato la sua disponibilità alla candidatura a sindaco) e la corsa scatenata a un posto sulle liste elettorali
“ANCHE IO MI CANDIDO”. E ora, alzi la mano chi non ha un parente/amico/conoscente che ha già avvisato: “Stavolta mi candido”. Se non vi è capitato siete una eccezione, perché le elezioni comunali del prossimo anno, a Foggia, rischiano di essere ricordate per un “record” di candidati, prima ancora che di votanti. E in un periodo di astensionismo – l’ultimo esempio sono le elezioni in Basilicata - ricorda il fenomeno tutto italiano della letteratura: meno si legge, più persone scrivono libri.
MOVIMENTI E MOVIMENTISTI. E così sta accadendo, stando almeno alle premesse, nel cortocircuito elettorale foggiano. Ad amplificare questo fenomeno è  il moltiplicarsi di liste civiche, nate dietro la spinta – questa sì, da apprezzare – del fermento associazionistico foggiano. Movimenti (e movimentisti) che si professano inizialmente a-partitici e a-politici che, a pochi mesi dalle elezioni, si stanno invece interrogando (e spesso la risposta è positiva) se scendere in campo o meno. Colpa o merito dell’attuale situazione politica foggiana: in tanti, in sostanza, si sentono in diritto di pensarsi migliore dell’attuale classe dirigenziale della città. Ergo: mi candido.
LA CORSA A SINDACO. Di programmi, però, ancora pochi. E se vi sembra un discorso qualunquistico, basta dare un’occhiata ai concorrenti (finora) per la poltrona di sindaco. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Leonardo Di Gioia: alla trasmissione televisiva “L’Altra campana” ha annunciato di volersi/potersi candidare. Con quale coalizione politica? Da vedere. Per adesso c’è il volto, il programma si vedrà. Del resto, l’assessore regionale al Bilancio può godersi, complice il suo passato, un elettorato trasversale. È il tecnico-politico delle quattro stagioni (e dei mille schieramenti) che tutti rincorrono, nonostante i mal di pancia e i dissidi interni che provoca il suo nome. Anche l’ex rettore Giuliano Volpe, sulle colonne di Foggia today, riguardo a una sua possibile candidatura, ha recentemente ammesso: “È la gente che me lo chiede”. 

MIRANDA & GLI ALTRI. E che dire di Luigi Miranda che a chi gliel’ha chiesto davvero, l’Udc, ha risposto: “No, grazie. Mi candido con la mia associazione”.  E poi ancora Rita Saraò, che si candida non solo a sindaco ma a paladina delle donne confidando nell’amicizia (e il peso politico) di Elena Gentile. Lista civica anche per Lucia Lambresa, forse l’unica a presentare già un programma (era avvantaggiata, però: è lo stesso di cinque anni fa)

E allora, venghino candidati venghino. Nel circo della politica c’è posto per tutti: lasciate il nome alla cassa, per il programma c’è tempo. 

di Redazione 


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