Stampa questa pagina

Ventitrè mesi senza mensilità, ora sarà l'Asl a pagare i lavoratori della Coop Futura

Ieri il vertice dal Prefetto con i sindacati Cgil e Uil

S'avvia verso una risoluzione favorevole ai lavoratori la difficile situazione riguardante la Coop Futura di Monteleone di Puglia i cui dipendenti, impegnati nel servizio di assistenza sanitaria a pazienti affetti da disturbi psichici, non percepiscono gli stipendi da ben 23 mesi. Ieri sera, pertanto, dal prefetto di Foggia Luisa Latella, l'incontro decisivo al quale hanno partecipato i sindacati Cgil e Uil, l'Asl Foggia e la stessa Cooperativa. 
 
L'ASL SUBENTRA ALLA COOP: SUBITO GLI STIPENDI. Un primo risultato importante è senza dubbio l'ottenimento, a partire da questa mensilità, della liquidazione diretta da parte dell'Asl in favore degli oltre 80 lavoratori della cooperativa, ormai stremati da 23 mesi di mancate spettanze. In pratica, grazie all'intervento di Fp Cgil, guidata da Felice Zinno e Angelo Ricucci, congiuntamente al segretario Uil Gino Giorgione, si è deciso, in fase conciliatoria dal Prefetto, che sarà l'Asl a pagare da questo momento in poi gli stipendi ai lavoratori. In precedenza infatti, i sindacati avevano avviato le procedure per la dichiarazione dello stato di agitazione, a causa delle mancate risposte da parte della Coop Futura alla continue sollecitazioni prima dei lavoratori e poi dei rappresentanti sindacali. Agitazione che, alla luce del vertice di ieri sera (conclusosi dopo oltre due ore e con una cinquantina di lavoratori assiepati davanti alla Prefettura), è stata di fatto dichiarata sospesa. Oltre ai sindacati e al Prefetto, erano presenti all'incontro il vicepresidente della Coop Angelo Casullo e il direttore generale dell'Asl Foggia, Attilio Manfrini. 
 
GLI ARRETRATI. Accolta, in pratica, la diffida inviata all'Asl da parte delle sigle sindacali, avente come oggetto la sospensione delle liquidazioni dirette da parte dell'azienda sanitaria nei confronti della Cooperativa, di fatto insolvente da 23 mesi nei confronti dei propri dipendenti. Cosa che, nella pratica, affida all'azienda pubblica l'onere di provvedere da luglio in poi alle spettanze dei lavoratori tra l'altro, nel corso di questi 23 mesi, impegnati ad anticipare privatamente le cosiddette spese vive necessarie all'adempimento del proprio lavoro. Il prossimo 24 luglio poi, le parti si incontreranno nuovamente presso l'Asl Foggia per provvedere, in sede tecnica, ad un'analisi congiunta sulle fatturazioni che l'azienda pubblica dovrà provvedere, in merito alle mensilità di ciascun dipendente. Quanto agli arretrati poi, fanno sapere da Fp Cgil e Uil Foggia, appena la Coop Futura fornirà la documentazione necessaria all'Asl, quest'ultima provvederà al pagamento di una parte degli stipendi arretrati, in base all'accordo prefettizio siglato ieri sera. 
 
LA “DELIBERA CAPESTRO” CONTRO I LAVORATORI. Una risoluzione favorevole per gli oltre 80 dipendenti, le cui mensilità, tra operatori socio sanitari e infermieri, oscillerebbero tra i 1200 euro e i 1360 euro circa. Esito positivo soprattutto alla luce di una delibera ai limiti dell'impugnazione, datata 18 maggio 2010 e firmata dalla maggioranza dei dipendenti, la quale nella pratica bloccava qualsiasi ricusazione da parte dei soci lavoratori che, per tutta la durata di attuazione dello stato di crisi aziendale, non avrebbero potuto intraprendere azioni giudiziarie tese a recuperare gli arretrati nei confronti della Cooperativa. Pena: l’immediato e contestuale licenziamento per quei soci lavoratori che avessero disatteso tale deliberazione.
S'avvia verso una risoluzione favorevole ai lavoratori la difficile situazione riguardante la Coop Futura di Monteleone di Puglia i cui dipendenti, impegnati nel servizio di assistenza sanitaria a pazienti affetti da disturbi psichici, non percepiscono gli stipendi da ben 23 mesi. Ieri sera, pertanto, dal prefetto di Foggia Luisa Latella, l'incontro decisivo al quale hanno partecipato i sindacati Cgil e Uil, l'Asl Foggia e la stessa Cooperativa.
L'ASL SUBENTRA ALLA COOP: SUBITO GLI STIPENDI. Un primo risultato importante è senza dubbio l'ottenimento, a partire da questa mensilità, della liquidazione diretta da parte dell'Asl in favore degli oltre 80 lavoratori della cooperativa, ormai stremati da 23 mesi di mancate spettanze. In pratica, grazie all'intervento di Fp Cgil, guidata da Felice Zinno e Angelo Ricucci, congiuntamente al segretario Uil Luigi Giorgione, si è deciso, in fase conciliatoria dal Prefetto, che sarà l'Asl a pagare da questo momento in poi gli stipendi ai lavoratori. In precedenza infatti, i sindacati avevano avviato le procedure per la dichiarazione dello stato di agitazione, a causa delle mancate risposte da parte della Coop Futura alla continue sollecitazioni prima dei lavoratori e poi dei rappresentanti sindacali. Agitazione che, alla luce del vertice di ieri sera (conclusosi dopo oltre due ore e con una cinquantina di lavoratori assiepati davanti alla Prefettura), è stata di fatto dichiarata sospesa. Oltre ai sindacati e al Prefetto, erano presenti all'incontro il vicepresidente della Coop Angelo Casullo e il direttore generale dell'Asl Foggia, Attilio Manfrini. 
GLI ARRETRATI. Accolta, in pratica, la diffida inviata all'Asl da parte delle sigle sindacali, avente come oggetto la sospensione delle liquidazioni dirette da parte dell'azienda sanitaria nei confronti della Cooperativa, di fatto insolvente da 23 mesi nei confronti dei propri dipendenti. Cosa che, nella pratica, affida all'azienda pubblica l'onere di provvedere da luglio in poi alle spettanze dei lavoratori tra l'altro, nel corso di questi 23 mesi, impegnati ad anticipare privatamente le cosiddette spese vive necessarie all'adempimento del proprio lavoro. Il prossimo 24 luglio poi, le parti si incontreranno nuovamente presso l'Asl Foggia per provvedere, in sede tecnica, ad un'analisi congiunta sulle fatturazioni che l'azienda pubblica dovrà provvedere, in merito alle mensilità di ciascun dipendente. Quanto agli arretrati poi, fanno sapere da Fp Cgil e Uil Foggia, appena la Coop Futura fornirà la documentazione necessaria all'Asl, quest'ultima provvederà al pagamento di una parte degli stipendi arretrati, in base all'accordo prefettizio siglato ieri sera. 
LA “DELIBERA CAPESTRO” CONTRO I LAVORATORI. Una risoluzione favorevole per gli oltre 80 dipendenti, le cui mensilità, tra operatori socio sanitari e infermieri, oscillerebbero tra i 1200 euro e i 1360 euro circa. Esito positivo soprattutto alla luce di una delibera ai limiti dell'impugnazione, datata 18 maggio 2010 e firmata dalla maggioranza dei dipendenti, la quale nella pratica bloccava qualsiasi ricusazione da parte dei soci lavoratori che, per tutta la durata di attuazione dello stato di crisi aziendale, non avrebbero potuto intraprendere azioni giudiziarie tese a recuperare gli arretrati nei confronti della Cooperativa. Pena: l’immediato e contestuale licenziamento per quei soci lavoratori che avessero disatteso tale deliberazione.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload