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Verde pubblico, il servizio c'è ma non si vede (o meglio, si vede poco)

Luca Azzariti (CNS): “settimana prossima decisiva”

Il trucco c'è, ma non si vede. E dove si vede è perché il trucco non c'è proprio. Nella Villa Comunale, ad esempio, la natura è stata domata (le foto lo testimoniano): piante curate, erba falciata, fontane che zampillano. In periferia – se si vuol definire ancora tale l'ampia e popolosa zona che parte da Viale Ofanto e arriva alla “Macchia Gialla” – non lo stesso si può dire: erba alta, sterpaglia, incuria (e il riscontro sono sempre le foto). Intanto, ieri, a Corso Giannone, un grosso ramo ha ostruito la carreggiata, caduto da un albero, per fortuna senza causare danni o incidenti (LEGGI). Il nuovo corso del CNS, ufficialmente cominciato lo scorso 3 giugno, non si può ancora definire a pieno regime. Anzi.
UNO START-UP DIFFICILE. "La settimana prossima sarà quella decisiva". Raggiunto al telefono, il direttore commerciale del CNS, Luca Azzariti, ha ammesso le difficoltà legate allo start-up dei lavori al verde pubblico cittadino – dopo anni di cattiva gestione e mesi e mesi di incuria. Al momento infatti, è all'opera solo un esiguo numero di lavoratori, "prestato" da una delle due cooperative legate al CNS, la foggiana "Tre fiammelle" (l'altra è la società "Ariete Servizi Integrati", di stanza a Modugno). "Mezzi e uomini ridotti al momento – ha ammesso Azzariti – ma non si può negare il lavoro svolto, soprattutto in centro. La settimana prossima ci incontreremo con i rappresentanti sindacali, per discutere la questione legata agli esclusi, cosa che di fatto sta ritardando l'inizio dei lavori da parte dei lavoratori veri e propri, quelli assunti da noi".
I LAVORATORI ESCLUSI. Insomma, il problema era e resta quello degli ex dipendenti. Assunti i sessantasei lavoratori previsti dal piano operativo – un appalto triennale di un milione e duecentomila euro all'anno, come annunciato nell'importante conferenza stampa dello scorso 24 maggio (LEGGI E GUARDA IL SERVIZIO) – restano gli 86 ex dipendenti esclusi, cui si sta cercando di trovare una soluzione (“C'è un problema di carattere sociale” ha detto Azzariti). Intanto, nei giorni scorsi, CNS e Comune hanno superato il problema dei bassi compensi per i nuovi assunti, i quali lamentavano "stipendi da fame", facendo riferimento agli effettivi 350 euro che percepirebbero dalla nuovo gestione (al momento, con le tredicesime e le quattordicesime, e comprendendo anche i contributi statali di solidarietà, si è raggiunti la medesima quota della passata gestione, con un costo annuale pari a meno della metà).
100% DI SUCCESSO?. Ma l'altro problema, non secondario, è quello legato alla riuscita delle operazioni di risistemazione e, soprattutto, manutenzione e intensificazione del verde (le vera, grande sfida lanciata dal CNS, “Con 100% di probabilità di successo” a dire sempre di Azzariti, intervistato su Foggia Città Aperta). Un lavoro ambizioso che però, ad oggi, risulta essere già in ritardo. Dall'Assessorato all'Ambiente intanto, tramite la dottoressa Elena D'Orta, fanno sapere che invece il servizio è iniziato anche prima del 3 giugno pattuito: "Ha avuto inizio in data 27/5/2013 ed attualmente, per quanto a conoscenza di questo Ufficio, viene espletato da personale individuato dal consorzio. Per quanto attiene al programma degli interventi, lo stesso è un documento interno suscettibile di aggiornamenti in ragione delle situazioni che via via si presentano, soprattutto in questa fase iniziale, in cui occorre recuperare il pregresso". Tradotto: è ancora tutto in divenire e la partita, a quanto pare, si gioca tutta nelle stanze del Comune, tra assunzioni in bilico e, soprattutto, piani di intervento non ancora chiarissimi. Intanto, nella gran parte delle zone di Foggia la situazione è invariata e non sono pochi i cittadini che manifestano il proprio disappunto.

di Redazione 


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