Stampa questa pagina

Vertenza Amica, tutto ancora in alto mare

Nessun accordo con l'Amiu, i sindacati spingono per la società "in house"

Manca “solo” un mese alla scadenza dell'esercizio provvisorio concesso all'Amica e a Daunia Ambiente dal Giudice Delegato ai fallimenti di entrambe le municipalizzate, Roberto Gentile. La data, fissata al 15 dicembre, si avvicina inesorabilmente e i tempi per una risoluzione della vertenza appaiono a questo punto davvero risicati.

TRATTATIVA CON L'AMIU ARENATA. L'incontro di giovedì scorso tra la curatela fallimentare e i rappresentanti dell'Amiu, la società municipalizzata barese che ha manifestato interesse a subentrare nella gestione dei rifiuti del Comune di Foggia, non ha sortito alcun effetto.

Il canone di locazione per la cessione dell'Amica è stato fissato dai periti a circa 100000 euro, comprensivo della locazione dell'immobile di Corso del Mezzogiorno e dell'impianto di biostabilizzazione. Il presidente Grandaliano continua a ritenere troppo elevato l'importo e nella sua controproposta ha chiesto di ottenere una decurtazione del 50% del prezzo oltre che di tener conto, nella valutazione complessiva, delle migliorie che intende eseguire sugli immobili. Lunedì la proposta sarà presentata al comitato dei creditori ma sono davvero scarse le probabilità che si riesca a trovare l'accordo. La curatela dovrebbe convincere i creditori non solo ad accettare un ulteriore stop di 18 mesi (la durata prevista del fitto) alla procedura di fallimento ma anche quella di acconsentire a modifiche nella palazzina di Corso del Mezzogiorno che potrebbero comprometterne l'appetibilità sul mercato. Resta dunque l'inconciliabilità delle posizioni in campo: da un lato gli organi del fallimento chiamati a tutelare i creditori e dunque intenti a voler liquidare l'azienda ottenendo il maggior introito possibile, dall'altra l'Amiu interessata a subentrare nell'attività al minor prezzo possibile.

REGIONE. Toccherà ora alla Regione scendere in campo per tentare di dirimere la questione. Mercoledì 21 alle 17,00 è fissato un tavolo tecnico alla presenza dell'Assessore Elena Gentile. Sul piatto nuovamente la richiesta di riduzione degli stipendi dei lavoratori al fine di ridurre i costi del personale a circa il 65% del totale.

LICENZIAMENTI. Sono, intanto, già state inviate le lettere di licenziamento collettivo per i circa 350 lavoratori coinvolti, procedura già posta in essere nello scorso mese di settembre. Come documentato da Foggia Città Aperta, in seguito alla prima ondata di licenziamenti un gruppo di lavoratori dell'Amica, assistiti dagli avvocati De Michele e Ricciardi, avevano preannunciato ricorso contestando l'applicazione della normativa. Dopo la dura replica fatta pervenire dalla curatela, il gruppo si è ristretto ad otto persone che sono comunque decise ad andare avanti. Con ogni probabilità, agli 8 lavoratori sarà notificata ora la sospensione dal servizio.

LA POSIZIONE DEI SINDACATI.  La questione Amica ha raggiunto i tavoli nazionali delle sigle sindacali maggiormente rappresentative che lo scorso 12 novembre si sono riunite per esaminare la situazione della società foggiana fallita e valutato le ripercussioni sui lavoratori. Ai loro occhi la trattativa Amica-Amiu non deve restare l'unica strada percorribile. Al contrario spingono per la costituzione di una nuova società del Comune cui affidare in house la gestione dei rifiuti. Stamane, alle 10,30 presso la Camera del lavoro della CGIL di Foggia le segreterie territoriali incontreranno la stampa per rivendicare la loro posizione e richiedere la riorganizzazione dell’intero servizio di igiene urbana in città, la riattivazione e l'ottimizzazione dell’intera dotazione impiantistica.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload