Verticalman, buona la prima: applausi ed emozioni per il film di Roberto Moretto
Se c'è una cosa che non è mancata nella serata del 21 dicembre alla Città del cinema è l'emozione. Anzi, le emozioni. Perchè L'uomo verticale, il film interamente girato a Foggia che il regista Roberto Moretto ha definito "un regalo per la città", ha coinvolto il pubblico in sala - parenti, amici, colleghi e stampa - già in fase di presentazione. Prima di catturare l'attenzione con le immagini, Moretto ha infatti commosso con le parole (ricordando anche Luigi Vetere, giovane filmaker lucerino recentemente scomparso in un incidente), trasmettendo tutta la fatica e l'orgoglio di un lungometraggio dalla difficile e complessa gestazione.
Un sogno, il suo, che si è concretizzato attraverso un lavoro di squadra e la gratitudine nei confronti dei suoi partner si è avvertita lampante e sincera.
IL FILM. Sul grande schermo, un'ora e quaranta minuti di Foggia, nelle sue complessità e contraddizioni. In gran spolvero Nicola Rignanese (che cura con lo stesso Moretto e Christian Di Furia la sceneggiatura) che si intende a meraviglia con l'ottimo Roberto Galano, il "Verticalman" che dà il titolo al film e rappresenta quel pezzo di Foggia che non intende arrendersi né fuggire. La regia di Moretto e la splendida fotografia di Sergio Grillo consegnano al pubblico degli scorci di Foggia suggestivi e affascinanti. E la forza delle immagini si concretizza ulteriormente attraverso l'incisività dei dialoghi e degli "sfoghi" di un uomo verticale che (ri)chiama la piazza a un impegno concreto contro la criminalità. Si riflette, guardando il film di Moretto. Ci si arrabbia, pensando alle potenzialità sprecate e alla rassegnazione. Si sorride amaramente, assistendo a un 'comizio televisivo' di un giovane sindaco scuola Cetto la Qualunque ma neanche tanto lontano dalla (nostra) realtà. E infine, arriva l'impulso vero, forte e convinto: mobilitarsi.
UOMINI VERTICALI. E' questo il messaggio più importante che passa dal film di Moretto (dal 25 dicembre in proiezione aperta al pubblico alla Città del Cinema), finora a corto di finanziamenti pubblici ma prodotto attraverso il corposo aiuto di due gruppi imprenditoriali made in Foggia (Telesforo e Rm services). Una città che sembra avere bisogno di un supereroe per rialzarsi, ma che invece ha al suo interno tanti "Verticalman": l'importante è che Foggia si regga su quegli uomini verticali non disposti a scendere a discutibili compromessi piuttosto che su quelli che cadono sempre in piedi, nonostante le peggiori nefandezze. E questa città, purtroppo, ne è piena.
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