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UN INCUBO. «Non possiamo più uscire di casa. Le blatte sono ovunque: sui marciapiedi, nei portoni, nei cortili, perfino dentro gli appartamenti. Vivere qui è diventato un incubo», dichiarano gli abitanti della zona. La mancanza di interventi tempestivi da parte delle autorità ha aggravato il problema, rendendo sempre più difficile la vita quotidiana. Oltre al disagio, cresce la preoccupazione per i rischi sanitari legati alla proliferazione di insetti in un’area densamente abitata.
L'APPELLO. I residenti di Via Graticola chiedono con forza un intervento urgente di disinfestazione, una pulizia straordinaria e frequente delle aree pubbliche e na verifica immediata della rete fognaria e del sistema di raccolta rifiuti. «È inaccettabile che una zona venga trascurata a questo livello. Chiediamo rispetto, ascolto e azioni concrete».
Via Graticola, l'allarme dei residenti: "Siamo prigionieri in casa per l'invasione di blatte"
A Via Graticola, nel cuore dei quartieri settecenteschi, la situazione è ormai insostenibile. I residenti denunciano uno stato di totale abbandono e una grave emergenza igienico-sanitaria dovuta alla massiccia presenza di blatte, che ha trasformato le abitazioni in vere e proprie prigioni.
UN INCUBO. «Non possiamo più uscire di casa. Le blatte sono ovunque: sui marciapiedi, nei portoni, nei cortili, perfino dentro gli appartamenti. Vivere qui è diventato un incubo», dichiarano gli abitanti della zona. La mancanza di interventi tempestivi da parte delle autorità ha aggravato il problema, rendendo sempre più difficile la vita quotidiana. Oltre al disagio, cresce la preoccupazione per i rischi sanitari legati alla proliferazione di insetti in un’area densamente abitata.
L'APPELLO. I residenti di Via Graticola chiedono con forza un intervento urgente di disinfestazione, una pulizia straordinaria e frequente delle aree pubbliche e na verifica immediata della rete fognaria e del sistema di raccolta rifiuti. «È inaccettabile che una zona venga trascurata a questo livello. Chiediamo rispetto, ascolto e azioni concrete».
di Redazione
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