"M'Amiu o non m'Amiu": se la Società Civile diventa silenziosa...
La situazione più complicata, ma si sapeva sin dall'inizio del mandato, è quella di Lucia Aprile. Da attivista della prima ora e firmataria di esposti per scongiurare l'affidamento ad Amiu ad assessora all'Ambiente , costretta a giustificare - se non difendere - l'operato dell'azienda. Ma anche tra i consiglieri di maggioranza c'è chi è costretto, a volte, a evitare lo specchio per non incappare in qualche imbarazzo di troppo: "da incendiari a pompieri", come da definizione dell'ex candidato sindaco Raffaele Di Mauro, per bollare il comportamento di chi dall'esterno criticava Amiu e dall'interno ne legittima la presenza.
LA POLITICA. Il discorso qui è prettamente politico: tra giunta e campo largo ci si tura il naso e qualcosa in più per farsi piacere Amiu, mentre il centrodestra contesta la gestione del Consiglio comunale monotematico e l'uscita dall'Aula è la propria forma di protesta. In mezzo, i vertici dell'azienda che sono arrivati a Foggia e, sebbene si attendessero critiche, accuse e polemiche, hanno lasciato Palazzo di Città più forti(ficati) di prima.
In questo contesto, però, c'è chi non si fa sentire, nonostante per mesi, anzi anni, abbia rappresentato il pungolo più attivo sul tema. La Società Civile - comitato che anche le carte processuali citano come in prima linea per l'impegno a garantire legalità, trasparenza ed efficienza del servizio - è diventata una società silente.
LA "PROVOCAZIONE". Da sollevatrice di istanze a spettatrice inoperosa. L'unica realtà che avrebbe diritto di parola, sempre - insieme a professionisti e altre associazioni firmatarie degli esposti e delle diffide in autotutela -, decide però di perdere la voce. L'unica provocazione è un post social: "m'Amiu o non m'Amiu", con una margherita da sfogliare. Davvero troppo poco per un comitato che è stato la spina nel fianco anche della gestione commissariale. E l'impressione che, ancora una volta, l'intreccio personalistico abbia preso il sopravvento sul merito della questione. Sembra quasi che ci sia un cortocircuito nel comitato, complice il recente passato: l'attuale assessora all'Ambiente, infatti, è stata la referente della Società Civile.
IL DUBBIO. Così ci si trova in un limbo: come criticare chi prima era la tua guida? Eppure, sin dal giorno dell'insediamento Lucia Aprile era consapevole di questa situazione, quindi non le si farebbe un torto se la Società civile tornasse a essere quel faro sull'attività pubblica che è stato in passato. A meno che - è questo è l'altro aspetto che si sta palesando -, nel Comitato non ci sia chi preferisce spendere le proprie energie a (s)parlare informalmente dell'operato degli ex attivisti piuttosto che entrare nel merito della questione.
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