Rapina
a mano armata in negozio di Vieste: fermato dai carabinieri, nascondeva i soldi negli slip
Travisato e armato di pistola, irrompe in un negozio del centro storico e si fa consegnare sotto minaccia l’intero incasso. E’ accaduto martedì mattina a Vieste: un giovane, con il volto coperto dal cappuccio del giubbotto e con occhiali da sole, impugnando una pistola nella mano destra, è entrato in un negozio e dopo aver minacciato la donna che era alla cassa, rimasta sotto shock, si è fatto aprire il registratore di cassa ed è fuggito con un bottino di 145 euro, facendo perdere le proprie tracce per le vie del centro.
I SOLDI NEGLI SLIP. I Carabinieri della locale Tenenza, allertati direttamente dalla vittima, sono intervenuti e hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza collocate all’interno dell’esercizio commerciale e si sono messi alla ricerca del rapinatore. Dopo una breve ma intensa ricerca per le piccole vie del centro, i militari hanno intercettato l’autore della rapina e lo hanno bloccato. Perquisito nell’immediatezza, è stato trovato in possesso dell’intero incasso, che aveva abilmente nascosto all’interno degli slip, ma senza la pistola con la quale aveva consumato il reato.
LA PERQUISIZIONE. Per questo motivo i carabinieri hanno esteso la perquisizione sia a casa dei genitori, dove hanno trovato la scatola d’imballaggio dell’arma, sia a casa del fratello, dove questi si era trasferito da qualche giorno. Proprio lì, infatti, è stata rinvenuta una pistola a gas, priva di tappo rosso, identica per dimensioni e fattezze a una vera arma e pertanto difficile da riconoscere.
AI DOMICILIARI. Con l’accusa di rapina aggravata, è stato pertanto tratto in arresto L. F., classe 1996, incensurato, il quale su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato collocato agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, che tenutasi il 16 gennaio ha convalidato l’arresto, sottoponendolo agli arresti domiciliari.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.