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Il Foggia si gioca (quasi) tutto contro l'Avellino: "Può essere la gara dell'orgoglio. Chi non ha voglia di stare qui deve andare via"

Come arriva il Foggia alla delicata sfida contro l’Avellino? E’ la domanda che si pongono tanti tifosi del Foggia, che conoscono l’importanza e la delicatezza della gara di domani sera (20 gennaio) allo Zaccheria, che rapparesenta un crocevia: affondare o iniziare la risalita. Coletti sa di giocarsi tanto, soprattutto sulla tenuta di un gruppo che rischia il tracollo ma ha la chance di riscattarsi da subito.

L’ANALISI. Il tecnico rossonero torna però sulla gara persa malamente a Giugliano: “Ottanta minuti li abbiamo tenuti bene ma non si può andare allo sbaraglio con un uomo in meno - afferma nella conferenza pre gara -. Sotto l’aspetto tecnico stiamo lavorando da due settimane, stiamo cercando di lavorare sull’aspetto mentale. Con due mesi di lavoro sarebbe stata gestita diversamente, ma dopo il vantaggio loro non può succedere di prendere poi 4 gol perdendo la testa. Poi giustamente la gente si arrabbia, il risultato è stato pesante e non doveva andare così”.

LA GARA. Parola d’ordine: equilibrio. Quello che il Foggia dovrà necessariamente trovare contro l’Avellino dell’ex rossonero Pazienza. “E’ una corazzata, ma dipende dal modo in cui affronteremo la partita. Nei momenti difficili io tiravo fuori il meglio. Questa può essere la gara giusta. Voglio una partita orgogliosa fino all’ultimo secondo. I miei giocatori sono forti”. Riaprirà lo Zaccheria, che si aspetta una reazione decisa dai rossoneri: “Sono felice che tornino i tifosi allo stadio, non credo che i tifosi vengano per distruggere ma dobbiamo essere bravi a portarceli dalla nostra parte - afferma Coletti -. Il clima gelido? Non cambierà il nostro modo di giocare”.

IL MERCATO. Riguardo al mercato, potrebbe arrivare un rinforzo in difesa: “Davanti siamo contati, dietro siamo coperti ma stiamo valutando bene con la società. La priorità non è in difesa”, spiega il tecnico rossonero. Sugli addii, Coletti è chiaro: “Non tutti possono giocare a Foggia. Sono giocatori che si sono messi a disposizione, ma se non hai più nulla da dare è giusto che tu vada altrove. Chi non ha più voglia di stare qui deve andare via”. Sui nuovi arrivi, invece, il mister si mostra soddisfatto e poi puntualizza: “Stiamo valutando il loro impiego". E poi, ribadisce un concetto: “Le scelte che vengono fatte le faccio io e basta. Nessuno mi mette in testa cose, c’è il confronto ma le scelte le faccio tutte io”. Su Odjer: “Sapevo che doveva andare via, ma per me è un giocatore come gli altri quindi gli riservo le stesse attenzioni degli altri”.

IL FUTURO. Sul suo futuro, il mister mostra tranquillità: “Quando ho accettato di venire qui l’ho fatto consapevole di quello che poteva accadere. Sono un allenatore inesperto, non ho problemi a dirlo. Essere sulla graticola fa parte del mestiere, io penso a spingere il più possibile finché posso”. Il futuro però ora si chiama Avellino: “I ragazzi devono giocare per se stessi - dice Coletti -, i tempi sono ristretti e dobbiamo tirare fuori il massimo. E’ un momento delicato, il valore della partita di domani è inestimabile. Mi concentro sul modo di arrivare al risultato, voglio arrivarci in maniera pulita e voglio creare una mentalità forte. Questa gara ha una importanza incredibile. Dobbiamo tirare fuori tutto”.

di Redazione 


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