Villa Comunale,
restano chiusi parco e boschetto ma “riapre” il varco di via Scillitani
Resta confermato il divieto di accesso al parco giochi ed al “boschetto”, ma arriva una modifica alle modalità d’ingresso per la Villa comunale di Foggia. È l’effetto della nuova ordinanza del sindaco, Franco Landella, che prevede la riapertura del varco di via Scillitani, per l’accesso e per l’uscita dei visitatori, dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
ELIMINARE IL DISAGIO. Un provvedimento per eliminare il disagio di alcuni residenti. “Con l’ingresso contingentato consentito esclusivamente dall’accesso principale del Pronao di Piazza Cavour e con l’utilizzo esclusivo del varco di via Galliani (altezza “rotonda”) per l’uscita – si legge nell’ordinanza -, è stata preclusa ai cittadini residenti del rione Martucci la possibilità di attraversamento trasversale della villa comunale con ingresso dal varco di via Scillitani ed uscita dal varco di via Galliani per raggiungere a piedi la parte opposta della città, o quanto meno è stato reso maggiormente più lungo e faticoso il percorso da effettuare”. Da qui, la volontà di evitare questo problema e la riapertura del varco di via Scillitani, “con divieto assoluto di ogni forma di assembramento di persone e nel rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; per svolgere esclusivamente attività motoria con divieto di svolgimento di attività ludica, ricreativa o sportiva; con la raccomandazione dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”.
IL MESSAGGIO. Restano chiusi, come detto, sia il “boschetto” che il parco giochi e l’ordinanza ribadisce anche un avvertimento: “A seguito di ripetute chiusure temporanee dovute a modalità comportamentali non conformi alle disposizioni di cui alla presente ordinanza, la Villa Comunale verrà chiusa al pubblico con ulteriore ordinanza sindacale, fino a nuova disposizione”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.