Villaggio Artigiani in stato di abbandono, incontro De Rogatis ('Cambiamo') - Nunziante (Conart): “Pronto un piano strategico"
“Siamo stanchi di assistere all’abbandono di questa città, maturato dopo anni ed anni di gestione personalistica e senza alcun programma di sviluppo. Abbiamo creato un gruppo di lavoro formato da esperti e tecnici in molti settori per dare un aiuto concreto nell’elaborazione di proposte concrete per risolvere atavici problemi. Nel segno del cambiamento, totale". A parlare così è Nino De Rogatis (a destra nella foto), coordinatore cittadino di Cambiamo-Coraggio Italia, annunciando una serie di azioni propositive.
GLI INCONTRI. “Abbiamo avviato un ciclo di incontri - spiega De Rogatis - per dare nuovi impulsi al sistema produttivo e commerciale locale. Siamo partiti dal Villaggio Artigiani, da troppo tempo abbandonato ad un destino che vogliamo cambiare. Nelle ultime ore ho avuto modo di incontrare il Presidente del Conart, Antonio Nunziante (a sinistra nella foto). Le sue parole hanno confermato le mie preoccupazioni. In una zona dove manca ancora il gas quale sviluppo possiamo immaginarci? Strade dissestate, servizi quasi inesistenti con un solo mezzo pubblico dell’Ataf che arriva in zona e la mancanza di iniziative comunali dirette a valorizzare quella che fu un'area commerciale inaugurata da Moro".
LA COLLABORAZIONE. Nelle prossime ore Cambiamo offrirà a Nunziante un piano strategico per ridare smalto e prospettiva al Villaggio Artigiani.
“Siamo aperti a qualunque collaborazione che vada nella prospettiva di risolvere i problemi - conclude De Rogatis -. Abbiamo interessato anche i vertici regionali e nazionali del partito per verificare l'esistenza di azioni di sviluppo che possano essere calibrate sul Villaggio Artigiani".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.