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Vini italiani all’estero: quali sono i più amati e richiesti?

La tradizione enogastronomica italiana è sempre molto apprezzata oltreconfine, per via dei prodotti di alta qualità che caratterizzano le nostre tavole e che sanno sempre come affermarsi anche nei mercati esteri. I vini italiani, in particolare, sono tra i più richiesti e amati all’estero, grazie alla qualità delle uve e alla grandissima varietà di scelta che il patrimonio regionale della Penisola offre ai consumatori. Ma quali sono le eccellenze che vengono maggiormente apprezzate dai consumatori e appassionati esteri? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.


Dal Nebbiolo al Greco di Tufo: tutti i vini più apprezzati all’estero
Tra le bottiglie più richieste in assoluto all’estero troviamo esempi di eccellenza enologica difficilmente riproducibili all’estero: parliamo ad esempio del Nebbiolo d’Alba e del Barolo, ottimi vini tipici del Piemonte ormai famosi in tutta Europa e sempre più presenti nei calici di tutto il mondo. Non si potrebbero poi non citare vini come il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino, dei grandi classici intramontabili nonché simboli del territorio toscano, non a caso presenti anche nella selezione dei migliori vini toscani online su Tannico.it. Altre etichette molto apprezzate sono il Primitivo di Manduria, tra i vini di spicco pugliesi maggiormente venduti all’estero, e il Cannonau di Sardegna. Non solo rossi, però, perché anche il Verdicchio, il Greco di Tufo di Avellino e il Cinque Terre ligure (quest’ultimo molto rinomato nonostante sia poco reperibile in commercio) si stanno facendo strada sulle tavole estere, con cifre promettenti.


Export pugliese: vince il rosé

Il 2021 ha portato con sé un calo non trascurabile per l’export dei vini di Puglia: secondo i dati di Coldiretti è stato infatti registrato un 10,6% delle esportazioni, causato dall’emergenza Covid. Tale andamento è da attribuire naturalmente alla chiusura forzata dei locali internazionali, necessaria per arginare il numero di contagi, che ha portato così a un crollo delle vendite di vino provenienti anche dall’Italia. Basti pensare che, nel mese di marzo 2020, il trend di export dei vini pugliesi segnava ancora +20% rispetto al 2019. La notizia positiva è data invece dalla situazione della vendita dei vini rosé made in Puglia: a fine anno, infatti, 1 bottiglia di rosé su 4 era di provenienza pugliese. Un risultato certamente soddisfacente per le bollicine italiane nel mondo, che promette una graduale affermazione anche fuori dagli ambienti più “di nicchia”.


di Redazione 


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