"Ti ammazzo, mi faccio 30 anni di galera": minacce e botte a moglie e figlio di due anni, arrestato
Nella giornata di mercoledi i Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di maltrattamenti in danno di familiari, un 43enne incensurato del posto.L'accusa è di di aver usato violenze verbali e fisiche nei confronti della moglie e del figlio di appena due anni.
LE MINACCE. Gli uomini dell'Arma sono intervenuti presso l'abitazione della famiglia a seguito di una accorata richiesta di aiuto della donna che, provata e spaventata dalle continue angherie cui era costretta a sottostare, nel corso dell'ennesimo litigio ha deciso di rivolgersi a Carabinieri, per porre fine alla squallida vicenda che la vedeva vittima.
L'INTERVENTO. I militari, una volta giunti presso la casa, sono entrati tempestivamente in azione bloccando il 43enne, mentre stava per colpire la consorte e il bambino, cui aveva già provocato escoriazioni e tumefazioni in volto. Alla vista dei Carabinieri l'uomo non ha affatto placato le sue ire. Lo stesso ha infatti iniziato ad inveire contro i militari, minacciando la donna con frasi del tipo: "Ti ammazzo! Sono disposto a farmi 30 anni di galera".
LE AGGRESSIONI. Una volta accompagnato l'uomo presso la caserma di Via San Domenico, è stato riscontrato come tali violenze fossero all'ordine del giorno. In più circostanze, infatti, sia la donna che il bambino avevano dovuto ricorrere alle cure di personale sanitario a seguito delle aggressioni subite.
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