Vittime meridionali del Risorgimento, Terre di Capitanata celebra una "pagina di storia taciuta o distorta"
Far conoscere a tutti cosa avvenne in quegli anni, consapevoli che un’Italia veramente unita non può che costruirsi sulla condivisione della verità storica e sul rispetto per tutte le vittime. E' questo l'obiettivo dell'’Associazione culturale Terra di Capitanata, che anche quest’anno, come fa dal 2021, in occasione della del 13 febbraio ha affisso nelle strade della città di Foggia e di vari Comuni della provincia, dei manifesti per "ricordare quanti morirono per difendere quella che allora era la loro Patria, il Regno delle Due Sicilie, opponendosi all’invasione di uno Stato straniero, il Piemonte, che con la scusa di fare l’Italia fece del Sud una colonia interna generando distruzione, morte, miseria ed emigrazione".
UNA PAGINA DI STORIA. La data è simbolica: la Regione Puglia, infatti, nel 2018 ha riconosciuto il giorno 13 febbraio come Giornata della memoria per le vittime meridionali a causa del risorgimento. "Una pagina di storia taciuta o distorta dalla storiografia ufficiale - sottolineano i promotori del manifesto - e che questo Stato, a differenza di quanto fa con le vittime di altre guerre, continua ad ignorare. Oggi, a distanza di 164 anni da quegli avvenimenti, l’Italia risulta ancora divisa in due e ben lontana dal compimento di una vera unità. Il disegno di legge sull'Autonomia Differenziata, parzialmente destrutturato dalla Consulta, in questo quadro generale ed assodato non è dunque altro che un ulteriore (e devastante) passo lungo una traiettoria consolidata: concentrare la grande maggioranza delle energie economiche, finanziarie, strategiche e infrastrutturali del Paese in poche macro-aree del Nord, a beneficio delle quali tutto il resto delle regioni italiane dovranno continuare a sacrificare il proprio lavoro e il futuro dei propri figli per continuare a convogliare verso Nord sempre maggiori risorse nazionali".
LA STORIA DIFFERENZIATA. "A questa 'idea di Unità' - evidenziano dall'associazione - che è non solo 'Autonomia Differenziata' ma anche e soprattutto differenziazione di servizi, di diritti, di prospettive, noi opponiamo la Storia Differenziata: ovvero una lettura diversa e che tenga conto delle evidenze storiche emerse in oltre 160 anni, da quella lacunosa, propagandistica, distorta e menzognera propinata dai canali ufficiali dello Stato, quella versione volutamente imposta (perchè 'la storia la scrivono sempre i vincitori') in quanto necessaria come uno dei maggiori architravi che 'legittimano' la continua rapina e sottrazione di risorse e diritti alla nostra Terra, alla Capitanata e a tutto il resto del Meridione".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.