Vittorio Sgarbi racconta Caravaggio: al teatro Giordano pittura, musica e spettacolo
Doppio appuntamento tra venerdì e sabato
Teatro, pittura e storia dell'arte: tutto fuso in Caravaggio, lo spettacolo firmato da Vittorio Sgarbi, in scena al teatro Giordano di Foggia venerdì 26 e sabato 27 febbraio, alle 21.00, nell'ambito della stagione di prosa 2015-2016 allestita dall’Amministrazione comunale.
LO SPETTACOLO. Attraverso la vita e le opere di Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio (1571-1610), il critico d'arte ferrarese condurrà il pubblico in uno speciale racconto teatrale, arricchito dalle musiche dal vivo del musicista foggiano Valentino Corvino (violino ed elettronica) e dalle immagini delle opere più rappresentative del grande pittore lombardo, curate dal visual artist Tommaso Arosio (regia e luci sono di Angelo Generali). Quella del palcoscenico e del teatro è una dimensione particolare per Sgarbi: all'interno di spazi preordinati e di una regia che detta i tempi, lo spettacolo viene condotto dal critico d'arte da par suo, con l'affabulazione che gli è propria, e uno sguardo privilegiato intorno al genio tempestoso di Caravaggio, «ossessione» antica alla quale ha dedicato saggi critici e pubblicazioni.
LA STORIA. «Caravaggio - spiega il critico - è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un'epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un'attualizzazione, un'interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio».
LA MUSICA. Lo spettacolo è stato pensato nei minimi dettagli, per appassionare il pubblico in un contesto multidisciplinare che lascerà senza fiato. A partire dalle composizioni di Valentino Corvino. «È la musica di Caravaggio -spiega Sgarbi-, nei suoi quadri ci sono spesso spartiti e strumenti. Musica vista e mai ascoltata. Abbiamo voluto suonarla, ed è bellissima». Quanto alla visual art, conclude Sgarbi, «Arosio ha realizzato una scenografia molto ricca. Non siamo solo io, una seggiola e le luci. Ci sono tre schermi di misure diverse e tanti oggetti illuminati all'improvviso. Mentre di Caravaggio scopriremo tutto, dalla giovinezza alla morte, con i vari periodi intervallati dalla musica. Mostrerò una trentina di quadri, circa metà della sua opera. Non senza dimenticare un parallelo interessante tra Caravaggio e Pasolini: lo dicevo già trent'anni fa e adesso lo dimostro con le immagini. I giovani plebei ritratti da Caravaggio sono gli stessi ragazzi di strada dei racconti e dei film di Pasolini. L'uno e l'altro non hanno distinto la loro vita dalla loro arte» (Info www.teatrogiordano.it, www.bookingshow.it e 0881.792908).
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.