L'hanno chiamata, scherzandoci su, l' “ordinanza Bovi”. Perché il provvedimento deliberato mercoledì a Palazzo di Città, ribattezzato “stop al volantinaggio selvaggio”, più che all'assessore Pippo Cavaliere o al sindaco Gianni Mongelli, deve la sua nascita a una sola persona: Pierluigi Maria Bovi.
IL FAC-SIMILE E IL GRUPPO SU FB. Non lo troverete spulciando i nomi dei dirigenti o del personale amministrativo al Comune, perchè Bovi è “semplicemente” un architetto foggiano, che ha creato su facebook un gruppo dal titolo emblematico: “No ai volantini sulle autovetture a Foggia”. Solo 40 mi piace sul gruppo, ma evidentemente sufficienti per fare pressione sul Comune: dopo aver ricevuto una lettera con tanto di fac-simile di ordinanza proposta da Bovi (la trovate in fondo alla pagina), l'assessore ha voluto incontrare l'architetto foggiano – a inizio maggio, stando alla ricostruzione dello stesso Bovi – per farsi spiegare la sua proposta.
L'ORDINANZA AD PERSONAM. E Bovi deve essere stato particolarmente convincente, se dopo neppure un mese, è arrivata l'ordinanza sindacale che, di fatto, vieta il volantinaggio e la distribuzione di materiale pubblicitario, innanzitutto per una questione legata al decoro urbano. Tra l'altro, leggendo sia il fac-simile che l'ordinanza ufficiale, si ritrovano anche molti punti in comune tra le due. E così, Foggia saluta uno dei primi casi di cittadinanza attiva. O, se volete, l' “ordinanza ad personam”.