“Volevo dire”. l'anima si racconta tra i versi di Angiola Guerriero
L'autrice è una docente di Apricena
Dare voce ai pensieri dell’anima, a volte repressi. E’ l’opera “Volevo dire” di Angiola Guerriero - residente ad Apricena - a imprimere sui fogli emozioni e sentimenti. Il dolore, la speranza, la bellezza. Ma anche la natura. E la parola. Che a volte non esce, rimane intrappolata nell’anima, per poi metterla nero su bianco. «Il titolo - racconta l’autrice - conferma il bisogno di esprimere le mie emozioni ma anche le mie convinzioni».
I DIAMANTI DELLA POESIA. La raccolta, con prefazione del poeta, editore e formatore Giuseppe Aletti, appartiene alla collana “I Diamanti della Poesia” di Aletti. «Con ritmo melodico, che a volte diventa incalzante, a volte si avvicina alla forma canzone, altre alla filastrocca, Angiola Guerriero ci porge, nella raccolta di poesie “Volevo dire”, rime che insistono sulla centralità della parola poetica anche e soprattutto ai nostri giorni. Tesa verso un vivere consapevole - scrive Aletti - imboccando la strada illuminata dal faro della poesia, Angiola ci mostra gli stupori e le bellezze che nascono da questa meravigliosa arte, che è invenzione umana ma pervasa dall’anelito all’infinito».
IL MONDO INTERIORE. La vita dell’autrice, docente di Educazione all’Immagine, è caratterizzata da arte e poesia. «Questa disciplina - afferma la Guerriero - esige un rapporto, tra immagine, suoni e parole, quindi è inevitabile il collegamento tra le arti. La poesia - aggiunge - nella mia vita riveste un ruolo importante, in quanto esprime il desiderio della mia anima di trasmettere il mondo interiore». Gli argomenti che ispirano i suoi versi sono da ricercare nelle emozioni che ritraggono il mondo naturale, nel rapporto tra l'uomo e Dio, e tra l'uomo e i suoi simili. «Ho iniziato a scrivere poesie - conclude l’autrice - per dare voce ai pensieri repressi della mia anima e per poter esprimere tutta me stessa».
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.