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Il mistero della scultura Il Volo, "La Società Civile" denuncia: "Altro che restauro, è abbandonata in un rudere. Da AdP solo prese in giro”

Nessun restauro completato, men che meno l'avvio della procedura per il riposizionamento sul piazzale antistante il Gino Lisa. La scultura “Il Volo”, alla data di oggi – 17 gennaio - giace sotto le intemperie, arrugginita e ancor più danneggiata in una campagna alle porte di San Severo.

L'ACCUSA. La denuncia arriva dal comitato cittadino “La Società Civile” che è riuscita a localizzare e ottenere una fotografia dell'opera realizzata dal foggiano Gianfranco Rizzi. “Abbandonata in campagna alle porte di San Severo, esposta alle intemperie e più arrugginita di quando in pompa magna Aeroporti di Puglia la rimosse dal Gino Lisa” lamentano gli attivisti. “Siamo qui a mostrarvi quello che mai avremmo potuto immaginare, la nostra memoria storica abbandonata in un rudere e messa peggio di prima”.

LA FOTO. L'istantanea scattata lascia spazio a pochi dubbi. L'inconfondibile raffigurazione simbolica del volo, da sempre apprezzata e amata dai foggiani, si trova adagiata su un terreno che costeggia una rotatoria all'ingresso di San Severo, totalmente abbandonata e, peraltro, visibilmente deteriorata.

LE PROMESSE DI VASILE. Ciò che fa maggiormente infuriare i componenti del comitato “La Società Civile” è il fatto di aver ricevuto in passato e solo due mesi fa promesse di tutt'altra pasta. Ad aprile dell'anno scorso, il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, rassicurava: “L'opera è tuttora custodita in idonei locali dell'aeroporto foggiano. Sarà nostra cura provvedere al restauro e alla ricollocazione in contemporanea alla chiusura dei lavori di riqualificazione e adeguamento dell'aerostazione passeggeri dell'aeroporto “Gino Lisa”. Non solo: a pochi giorni dalla riattivazione dei voli, con un post sulla pagina Facebook di Aeroporti di Puglia, era stato immortalato il camion con "l'iconica opera d'arte in direzione Bari dove sarà sottoposta a una cura di bellezza".

LA STRADA OPPOSTA. Il camion, evidentemente, deve aver sbagliato strada, secondo La Società civile. A settembre, infatti, l'aeroporto è tornato operativo ma de “Il Volo” si son perse le tracce. Dal comitato sono tornati alla carica ed è in quella occasione che da Vasile giunsero parole inequivocabili: “Il restauro dell'opera è stato completato. In questi giorni definiremo le modalità del trasporto della stessa che sarà trasferita su Foggia completamente rimontata. Stiamo predisponendo i lavori per la realizzazione del basamento. Sono tuttavia fiducioso che entro il prossimo mese di dicembre l'opera potrà essere finalmente restituita alla comunità foggiana”.

LA PRESA IN GIRO. La denuncia del comitato si trasforma quasi in scoramento: “Noi ci abbiamo creduto, abituati alla trasparenza e all'onestà che abbiamo fatto nostra, ci abbiamo sinceramente creduto e abbiamo dato a tutti voi informazioni del tutto false in totale buona fede. Parliamo di un ente regionale e del suo presidente, parliamo di date certe e promesse formali. Parliamo di prendere in giro, non solo un comitato cittadino ma tutta una comunità, un intero territorio. Siamo qui a chiederci come si può deridere e sbeffeggiare una comunità già tanto attanagliata dai suoi problemi, come si può mentire nel ruolo di difensori e garanti delle comunità e soprattutto perché”. Già, perchè? Una domanda che volentieri giriamo anche noi ad Aeroporti di Puglia.

di Redazione 


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