Stampa questa pagina

Volontari di Capitanata uniti contro il randagismo: "31 cani uccisi in 4 giorni"

Lettera a Nichi Vendola. E martedì si va in Regione

Alla denuncia lanciata qualche giorno fa dalla responsabile dell'associazione Lega Nazionale per la Difesa del Cane (sezione Canosa), Sabina di Giacomo (LEGGI L'ARTICOLO), segue una lettera inviata direttamente al Governatore della Puglia, firmata da ben quattro associazioni. Cerignola, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e San Ferdinando di Puglia: quattro comuni, uno stesso problema. Quello del randagismo e del rispetto degli animali (oltre che della sicurezza dei cittadini). E martedì 11 giugno, alle ore 10, le rispettive rappresentanti delle realtà pugliesi (Chiara Valentino per “Gi amici di Balto”, Antonietta Torelli per “L'arca di Noè”, Annalisa Scarpiello a nome del canile di San Giovanni e Isabella Nadia Valente in rappresentanza della Lega nazionale per la Difesa del Cane) discutono al Consiglio Regionale la questione randagismo. SI VA IN REGIONE. “La speranza è quella di riuscire a far assumere un impegno concreto al presidente della Regione in merito alle politiche da attuare per arginare e combattere il fenomeno del randagismo”. Questo l'intento del gruppo di associazioni, stando alle parole di Isabella Nadia Valente, una delle più attive su questo fronte. Dopo l'accorata lettera inviata a Nichi Vendola, e le varie denunce degli ultimi giorni, la protesta arriva nelle sedi istituzionali di via Capruzzi, a Bari, per tentare di trovare una soluzione ad uno dei problemi più colpevolmente trascurati da parte delle amministrazioni locali.LA PUGLIA DEL SOLE, DELLE VACANZE, DELLE UCCISIONI. Un titolo strillato, quello adoperato dalle associazioni, del quale evidentemente si aveva bisogno, visto che la Regione ha deciso di discutere del problema (e di farlo apertamente nel corso di un consiglio) anche e soprattutto dopo l'inoltro della denuncia, inviata ad organi di stampa e Regione stesa. “Ci rivolgiamo sopratutto a Lei Governatore, a Lei che governa la Puglia e a Lei soltanto che i nostri sforzi sembra non dare ascolto”: è quanto si legge, ancora, nella lettera congiunta dei volontari della provincia di Foggia.  “La Sua Puglia, la nostra Puglia – si legge nelle battute iniziali della missiva – è abitata da tante donne, tanti uomini che tutti i giorni sono sulle strade a combattere quello che è un problema sociale e che Lei sembra non vedere, si chiama “Randagismo” ed è una piaga sociale. Le donne, gli uomini sono Volontari”.31 CANI UCCISI IN 4 GIORNI. “Nel giro di 4 giorni in Puglia, fra San Marco in Lamis e Cerignola, sono stati uccisi 31 cani, uno di loro è stato sparato in faccia, per divertimento”. Una situazione di estrema criticità dunque (come evidente dalla foto pubblicata, inviataci direttamente dai volontari di San Ferdinando), stando ai dati forniti dalle associazioni, aggravata dall'inadempienza, quando non proprio ostinata trascuratezza del problema da parte degli amministratori locali, definiti nella lettera “persone pericolose”. Il motivo? L'ignoranza vera e propria: “Tanti sindaci non sembrano conoscere quali sono le loro responsabilità nei confronti dei randagi del paese che governano, quando un cane viene ucciso nessun sindaco si preoccupa di chiederci cosa è successo. Quando un cane viene avvelenato è fortunato se ingerisce tanto veleno e la morte subentra in 30 secondi, altrimenti l’agonia è lunga, lunghissima”. E ancora: “Forse Lei non sa che molti Sindaci della sua Puglia si rifiutano categoricamente di aiutare i volontari, ci sono amministrazioni che non pagano il mensile ai canili gestiti da volontari e lasciano che i cani muoiano di fame. Ci sono amministrazioni che non fanno sterilizzare i cani del loro paese aumentando in maniera smisurata il randagismo nonostante la sterilizzazione dei randagi sia una legge regionale. Ci sono sindaci che a noi volontari prendono a calci nel sedere. Ci sono Sindaci che tutti i giorni commettono un reato che si chiama 'maltrattamento' eppure restano impuniti mentre noi volontari continuiamo a risolvere i vostri problemi, quelli dei comuni, quelli della regione Puglia senza che tutti voi muoviate un dito”.10, 100, 1000, 10.000 VOLONTARI. Dare voce a chi non ha voce, insomma. Nel rispetto degli animali e della salute dei cittadini, oltre che della sicurezza generale delle città rappresentate dalle associazioni. La richiesta, dunque, è una sola: “Noi diciamo basta – si legge in calce alla lettera –  adesso i 10, 100, 1000, 10.000 volontari sono stanchi e Le chiedono, Le urlano di intervenire, adesso deve smetterla di far finta che i problemi non esistano. Lei è stato eletto ed è al servizio di tutti i cittadini, anche noi volontari siamo cittadini e Le chiediamo di intervenire in tutti i comuni della Puglia, Le chiediamo di richiamare tutte le amministrazioni della Puglia, Le chiediamo di convocarci ed ascoltarci perché Lei ha il sacrosanto dovere di farlo. Siamo stanchi, stanchi di chi uccide i cani, stanchi di tanti delinquenti che sparano i cani, stanchi di chi li butta come rifiuti, ma siamo stanchi anche di tanti incompetenti che governano le nostre città e che lasciano che tutto questo accada”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload