LE RAGIONI DI VOLPE Il rettore Volpe, dunque, coglie "l’occasione per precisare che il nostro Statuto non prevede, in circostanze analoghe, le dimissioni del Rettore (cosa che, come sapete, infatti nessun Rettore nelle mie analoghe condizioni ha fatto) ma anzi, stabilendo che a presiedere il Consiglio di Amministrazione possa essere il solo Rettore o, in caso di suo impedimento, il Prorettore vicario, di fatto sancisce la paralisi delle attività dell’Ateneo fino alla proclamazione del nuovo Rettore. L’art. 18 del nostro Statuto (Composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione) stabilisce infatti, al comma due, che a presiedere il Consiglio possano essere solo il Rettore o il Pro-Rettore vicario. Quest’ultimo potrà farlo soltanto in caso di assenza del Rettore e, in tal caso, il suo voto, da consultivo, si tramuta in voto deliberativo". Il rettore, inoltre, ricorda che lo "Statuto prevede un tempo di tre mesi dall’indizione delle elezioni da parte del decano per la proclamazione del nuovo Rettore. Se si è stabilito questo tempo limite è perché, evidentemente, è necessario il trascorrere di un periodo congruo di tempo per predisporre tutti i vari passaggi necessari alla determinazione del nuovo Rettore. Venerdì ci sarà una riunione in cui il Decano, prof. Antonio Muscio, consultati i direttori di dipartimento stabilirà il calendario elettorale, cioè il percorso che condurrà alla nuova guida dell’Ateneo".