"Volti lontani. Luoghi intimi": il racconto del mondo nella mostra fotografica di Edoardo Agresti
Presso il Museo Civico di Foggia
Si è inaugurata venerdì 31 ottobre alle ore 17.30, presso il Museo Civico di Foggia, la mostra fotografica “Volti lontani. Luoghi intimi” di Edoardo Agresti, nell’ambito della 14ª edizione di FoggiaFotografia: La Puglia senza confini.
L’evento, organizzato dal FotoCineClub di Foggia, ha visto la partecipazione dell’autore insieme a Nicola Loviento, presidente del club, e alle autorità del Comune di Foggia.
LE FOTO. In esposizione una selezione di 24 fotografie a colori, frutto dei numerosi viaggi che Agresti ha compiuto nel corso degli anni nei luoghi più remoti del pianeta. I suoi scatti raccontano con delicatezza e profondità la vita quotidiana di popolazioni lontane, restituendo la dignità, la forza e la bellezza dei volti incontrati. Ogni ritratto diventa un frammento di umanità, una finestra su mondi diversi ma vicini nella loro essenza. L'autore ha visitato oltre 130 paesi, viaggi lunghi e importanti in quasi trent’anni della sua vita. Dal 2019 fa parte del team di fotografi di National Geographic Expedition. Ha pubblicato nel 2001 il suo primo libro fotografico Viaggiando l’Africa, nel 2007 AFRIASIA, nel 2021 è uscito nella collana Master di Fotografia edita in collaborazione con Nikon e Corriere della Sera e con il libro illustrato La Fotografia e l’arte del Gin Tonic che esplora l'arte della fotografia attraverso un dialogo tra l'autore Edoardo Agresti e un amico, infine nel 2022 il volume L'attimo decisivo nella collana editoriale Accademia di Fotografia in collaborazione con Nikon e Corriere della Sera.
L'APPUNTAMENTO. La serata si è aperta nella Sala Mazza del Museo con una presentazione introdotta dall’organizzatore Nicola Loviento, che ha ripercorso le tappe fondamentali della carriera di Edoardo Agresti. Dopo le parole del fotografo, che ha condiviso esperienze e riflessioni sul proprio percorso artistico, sono state proiettate le sue immagini più significative: dai reportage di viaggio ai progetti dedicati alla fotografia di cerimonia.
Nel suo intervento, Agresti ha sottolineato come la sua ricerca visiva nasca dal desiderio di raccontare l’incontro umano attraverso la fotografia:
“Le immagini esposte raccontano di un misto di fotografia documentaria e reportage. Credo che il ritratto, soprattutto il ritratto ambientato, sia un incontro. Ritrarre una persona vuol dire entrare nel suo spazio vitale. Io non credo nel ritratto rubato: può capitare che si riesca a cogliere un’espressione particolare di un soggetto senza che questi ne sia consapevole, ma è molto difficile tirare fuori un ritratto importante. Il ritratto deve essere un incontro, deve essere un modo per entrare in empatia con il soggetto che si sta fotografando”.
IL PERCORSO. Le sue parole hanno introdotto in modo ideale la visione delle immagini esposte, permettendo al pubblico di coglierne il senso più profondo e di leggere, dietro ogni scatto, la relazione di fiducia e di ascolto che lega il fotografo ai suoi soggetti. Un percorso umano e professionale di grande respiro sostiene questa visione.
Agresti è considerato tra i più autorevoli fotografi italiani di reportage. La sua formazione si è arricchita grazie all’incontro con grandi maestri come Steve McCurry, dal quale ha appreso l’importanza dello studio della luce, e da autori contemporanei come Paolo Pellegrin, Michael Ackerman e Jacob Aue Sobol, che hanno influenzato la sua visione narrativa e il suo approccio emotivo alla realtà.
Membro di prestigiose associazioni internazionali, Agresti tiene regolarmente seminari e workshop in Italia, Spagna e Brasile, condividendo la propria esperienza nel campo della fotografia documentaria e di matrimonio.
La mostra, visitabile fino al 22 novembre (dal martedì al sabato ore 9/13 e il martedì e giovedì anche 16/19), ha offerto ai visitatori un viaggio visivo tra culture e identità lontane, restituendo allo sguardo del pubblico la potenza universale della fotografia come linguaggio di incontro e comprensione. CINZIA RIZZETTI (Le foto relative all'evento sono di Potito Casparrini)
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