Yvan Sagnet, il ribelle che "ama il suo sogno"

La forza della denuncia, della parola, dei lavoratori. È la storia di Yvan Sagnet, il ragazzo africano che l’estate scorsa si è ribellato ai caporali del Sud, tra le campagne di Nardò, innescando una rivolta senza precedenti, la quale ha portato all'arresto di ben 16 persone (così come raccontato la scorsa estate al microfono i Foggia Città Aperta). Recentemente candidato a sindaco di Castelvolturno da Roberto Saviano, il giovane africano ha tradotto la sua vicenda in un libro, edito dalla casa Fandango, dal titolo "Ama il tuo sogno". Questa sera, alle 18.30, lo presenta nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, per poi bissare domani mattina, alle ore 11.00, al Liceo scientifico G. Marconi, per un interessante incontro con gli studenti.

UNA VERA RIVOLTA SINDACALE. Dall’Africa all’Italia, per ritrovarsi in Salento, a masseria Boncuri. Sfruttato, umiliato, sottopagato: raccoglitore di pomodori e angurie nelle campagne, insieme a molti altri lavoratori, tutti privati della loro dignità. Il giovane Yvan guida e organizza il primo sciopero dei braccianti africani in Italia, il quale diventa un vero e proprio caso nazionale: il sindacato degli sfruttati si ribella agli aguzzini, capeggiato proprio dall’autore del libro pubblicato da Fandango, il quale diventa il primo leader di colore italiano. Vengono arrestati caporali e imprenditori, con l’accusa di riduzione in schiavitù e l’istituzione del reato di caporalato.
Tutta la storia è nel suo libro “Ama il tuo sogno”, chiamato a presentarlo a Foggia, all’interno della BookZone di Questioni Meridionali, rassegna culturale ideata dai ragazzi di SpazioBaol in collaborazione con la Libreria Ubik e che, oltre all’apporto di FrontieraTV (già presente durante la scorsa edizione), per questa iniziativa si arricchisce anche della partecipazione della redazione de Il SottoSopra (storico giornale scolastico dell’istituto B. Pascal), dell’Università degli Studi di Foggia (presente con il rettore G. Volpe all’incontro al Liceo G. Marconi), del liceo Scientifico Marconi e del gruppo Emergency di Foggia.