A Zapponeta i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Bari hanno eseguito un provvedimento della procura di Foggia di sequestro preventivo 'senza facoltà d'uso” dei piazzali aziendali di un'azienda vinicola ortofrutticola del posto (la Mastropasqua international spa) e di alcuni terreni agricoli attigui.
VIOLAZIONE SULLA GESTIONE RIFIUTI. La vicenda inizia lo scorso settembre, quando con un'ispezione nei confronti dell'azienda erano state accertate violazioni alla normativa ambientale sulla gestione rifiuti e lo scarico di reflui, procedendo al sequestro “con facoltà d'uso” del piazzale industriale di 32.000 Mq circa. Un provvedimento che consentiva di tutelare i lavoratori che stagionalmente raggiungono anche le 100 unità (attualmente circa 40) e permetteva al legale rappresentante (nell'occasione denunciato) interventi sul piazzale oggetto di provvedimento cautelare per provvedere alla messa in sicurezza del sito ed all'adeguamento alle prescrizioni imposte dalla Provincia di Foggia
OPERAZIONE "CINQUE METRI". La storia si inserisce più compiutamente nell'operazione 'cinque metri' del novembre 2012, indagine volta alla verifica di scarichi abusivi nel depuratore comunale e nel canale di raccolta reflui chiamato 'cinque metri'. I carabinieri avevano scoperto una sistematica attività illecita di smaltimento/scarico di reflui di piazzale nel corpo idrico ed il mantenimento in esercizio dell'impianto di depurazione comunale funzionante con modalità inadeguate ed insufficienti alla gestione dei reflui in ingresso ed il deterioramento irrimediabile delle acque del canale, ricompreso nel sito di importanza comunitaria 'zona umida lago salpi'. Con l`operazione 'cinque metri' erano state sequestrate sei aree di piazzale aziendali di altrettante società.
LE ULTIME VICENDE. Il 14 febbraio il Noe ha denunciato di nuovo il legale rappresentante della Mastropasqua in quanto non aveva posto in essere gli adeguamenti prescritti: è stato ritenuto responsabile di aver realizzato uno scarico abusivo per acque reflue industriali e con quello smaltite illecitamente in terreni agricoli di proprietà. A quel punto la procura ha decretato la revoca del provvedimento di facoltà d'uso dei piazzali industriali, indispensabili all'attività produttiva, con il ripristino del sequestro preventivo, cosi come degli attigui terreni agricoli, dove era stato creato un fosso ove gli scarichi industriali venivano versati (Fonte Ansa).