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Zeman promuove il suo Foggia: “È un gruppo sano che può crescere tanto”

Spogliatoio compatto, tutti pronti ad aiutarsi. E se Petermann va via in bici…

“Non ho cambiato opinione rispetto alla mia squadra: è un gruppo sano che si impegna e può crescere tanto; l’importante è che non si faccia condizionare dalle vittorie o dalle sconfitte. Tutti danno il massimo, ora occorrerà scoprire qual è il massimo”.

GRUPPO SANO E UNITO. Zdenek Zeman promuove i suoi calciatori dopo il primo scorcio di campionato che, ad Andria, ha consegnato un Foggia con tecnica e trame di gioco piacevoli. Ma, soprattutto, ha lasciato emergere una squadra unita. Ferrante, nell’intervista dopo gara, si è detto più felice di aver fatto l’assist a Merola che di aver segnato un gol. E l’impronta zemaniana al gruppo si vede anche da piccoli particolari: come quello di intravedere Davide Petermann, al termine della rifinitura del sabato, senza tanti grilli per la testa lasciare lo Zaccheria, zainetto sulle spalle, in bici per tornare a casa. “Sono contento dell’impegno che ci mette ciascuno” ha ribadito Zeman. “Anche Curcio è un ragazzo sano, l’abbraccio di Andria è dovuto al fatto che è anche molto emotivo e subisce le critiche. Credo sia contento che gli stia dando la possibilità di mettere in mostra il suo valore”.

L CAMPIONATO. Insomma, il Foggia ha un’arma in più per far bene in campionato: “Rispetto all’anno scorso quando la Ternana dominò in campionato non vedo una squadra molto più forte delle altre. È vero che il Bari è la favorita e ora è capolista ma non ha fatto vedere qualità di molto superiori al resto delle squadre. Per questo ho detto che possiamo competere con tutte”.

LA PROSSIMA GARA. Intanto, domenica allo Zaccheria arriva il Messina, già affrontato e battuto in Coppa Italia: “In quella gara devo ringraziare Volpe che ha parato tutto dopo i nostri errori. Sarà una partita diversa, loro sono migliorati ma anche noi. Ho visto l’ultima gara (Messina – Bari 0-2 ndr). Il Bari è stato superiore in tutti i reparti ma il Messina poteva essere pericoloso nelle ripartenze. Sulla formazione ho molte scelte. Vorrei dare continuità ma il calcio è uno sport di contatto e qualcuno ha preso qualche botta da valutare”. E sul tridente: “Questo è il momento di Merola, Curcio e Ferrante ma non è detto che scocchi l’ora per gli altri attaccanti in rosa”.

di Michele Gramazio


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