Rivolta al Cara, per il questore è nata da un "pretesto". E avverte: "Tutti i nodi vengono al pettine"
L'elogio di Silvis ai 300 agenti intervenuti
Elogia i 300
agenti, protagonisti dell’operazione –“Hanno agito bene, evitando un’altra
possibile rivolta” -, bollla come “pretesto alla base dei disordini” il diniego
dello status di rifugiato e ribadisce un concetto: “I nodi vengono al pettine.
Per tutti”.
IL “PRETESTO”. Il questore di Foggia, Piernicola Silvis, non
nasconde la sua soddisfazione commentando l’operazione che stamattina ha
portato all’arresto di 17 persone all’interno del Cara di Borgo Mezzanone (LEGGI E GUARDA IL VIDEO), dopo
i disordini di fine ottobre. E in conferenza stampa in più occasioni ripete i
termini “scusa” e “pretesto” con i quali etichetta la rivolta – “I richiedenti
asilo protestano, ma di fatto la Commissione fa il suo lavoro” – e ribadisce: “Qui
i nodi vengono al pettine. Tutti, ma proprio tutti, devono capire che se si
commette un reato poi si paga”.
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