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Campi Diomedei, ecco come sarà il nuovo parco urbano e archeologico di Foggia


Ieri le firme di Landella e Piemontese sul protocollo d'intesa hanno sancito la cessione in comodato gratuito per 30 anni dell'area dei “cavalli stalloni” dalla Regione Puglia al Comune di Foggia dando avvio alla fase operativa per la creazione del Parco Urbano e Archeologico denominato “Campi Diomedei”, risultato vincitore di un concorso internazionale di idee bandito nel 2008. Ma come sarà esattamente? Cosa sarà realizzato nell'area dello storico parco equestre Pila e Croce?

UN CUORE ALL'INTERNO DELLA CITTA'. Il progetto, nato da un pool di architetti guidato da Egidio Pitzalis e composto dagli architetti Gianluca Cioffi, Gaetano Centra, Enrico Ampolo e Roberto Bozza muove dall'idea di creare un “cuore pulsante” all'interno della città animato da percorsi pedonali e da piste ciclabili. Quattro ingressi distinti aperti al pubblico daranno accesso ad altrettante aree specifiche come evidenziato nelle foto (guarda in basso): quella dell'orto botanico, quella archeologica, quella dedicata alle attività con i cavalli e quella dell'anfiteatro dedicata agli eventi. In più spazi a vocazione didattica per ospitare le visite scolastiche.

I TIMORI. La realizzazione, assicurano i progettisti, avverrà con materiali naturali e valorizzerà l'area esistente.Tuttavia ha incontrato le critiche di associazioni e cittadini riuniti nel comitato Pro Iriip preoccupati per quella che – a loro giudizio – rappresenta uno stravolgimento dello storico sito dedicato ai “cavalli stalloni” disperdendo il patrimonio di tradizioni dell'ufficio regionale di Incremento Ippico. Altri timori arrivano dalle possibili difficoltà di manutenzione e gestione di un'area grande dieci volte Parco San Felice.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • sergio

    21/12/2015 ore 13:30:15

    Sicuramente un bellissimo progetto che da vita alla citta' e ai foggiani . Il problema e che bisogna recintarlo e custodirlo per bene per poterlo vedere nel tempo . Abbiamo gia avuto esperienze in passato come parco san felice quindi non ricadiamo sugli stessi errori .
  • Franco CUTTANO

    30/12/2015 ore 03:07:19

    E perché mai non dovremmo cadere negli stessi errori ? Se avessimo visto la Villa (che è recintata), il Boschetto (che è recintato), Piazza San Felice, e tanti Parco giochi sicuri e pieni di gente si potrebbe pure capire l'esigenza di un altro Parco e ce ne sono di aree abbandonate e vaste della Regione e del Comune per farlo (basta dare un'occhiata ravvicinata con Google maps). Farlo ora e in quello storico e suggestivo Parco equestre dei Cavalli Stalloni di Foggia (se non è stato ancora bituminato e cementificato è solo grazie ai Cavalli) . Qui c'è solo una certezza assoluta. La mortificazione del prezioso Istituto ippico, la sua agonia e successiva morte di un "luogo del cuore" dei foggiani. Si chieda quanto costerà mantenerlo in buon stato e in sicurezza con i debiti del Comune costretto a vendere ai privati il bel Parco-gioco comunale di Via Ascoli confinante con l'Ipercoop per non farsi staccare la luce. Più sarà grande il parco più sarà grande la futura vergogna! Felice 2016 Sig. Sergio
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