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Pascoli e Santa Chiara, scuole nel caos e Mainiero attacca Landella: "Trecento famiglie abbandonate"

"Per Landella non ci sono responsabilità da accertare, e non importa se oltre trecento famiglie sono state abbandonate e scaraventato nel caos più totale. Infatti gli alunni delle scuole primarie, afferenti ai plessi della Pascoli e Santa Chiara, sono costretti a contendersi le aule di quest'ultima alternando, in turni settimanali, la frequenza scolastica negli ore mattutine e pomeridiane". Cosi Giuseppe Mainiero, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale a Comune di Foggia, commenta la chiusura della scuola Pascoli per inagibilità (LEGGI: Lavori alla Pascoli, la scuola non ce la fa a ospitare tutti: doppi turni alla Santa Chiara).

I FINANZIAMENTI. Il consigliere comunale ricorda come i lavori di messa in sicurezza dell'edificio - che oggi ospita, nell'unica ala ancora aperta se pur priva di agibilità, i soli alunni della prima classe -, furono finanziati dal CIPE. “Il Comune di Foggia – sottolinea Mainiero - nei mesi scorsi ha restituito al CIPE oltre 450 mila euro per non aver provveduto, nonostante l'ingegner Belgioioso avesse completato l'iter progettuale, a pubblicare semplicemente il Bando per affidare i lavori di ‘messa in sicurezza’ di due istituti scolastici, Pascoli e Manzoni".

I LAVORI. Per Mainiero, “si tratta dell'ennesimo caso di sciatteria amministrativa ai danni della città, in un settore estremamente delicato come la sicurezza dei plessi scolastici, e non ci sono responsabilità imputabili al passato se all'ufficio contratti nulla è arrivato dal Servizio Lavori Pubblici. Inoltre non si è ancora provveduto ad individuare le risorse per appaltare i lavori urgenti ed impellenti per la sicurezza dei bambini costretti a turnazione da oltre un mese come se si trattasse di operai di una catena di montaggio”.

LA GIUNTA. La delibera CIPE che finanziata i lavori – ricostruisce Mainiero - risale addirittura al 20 gennaio 2012, la convenzione, n. 16481, per il Pascoli risale al 17 dicembre 2012 e il primo progetto presentato nel gennaio 2015, ben tre anni dopo. Ma nonostante l'estremo ritardo, il provveditorato per le Opere Pubbliche ha espresso proprio parere e aggiudicazione del punteggio, con stessa sorte per il plesso dell'Istituto Manzoni. Qualcosa, però, non è andato. “Al Comune di Foggia non restava che appaltare i due interventi entro il 30 aprile 2016, pena la revoca del finanziamento CIPE e la restituzione del 45%, quale anticipazione già erogata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al Comune di Foggia all'atto della stipula delle rispettive Convenzioni: revoca – accusa Mainiero - che puntualmente è avvenuta e conferma l'inadeguatezza di una giunta incapace persino di gestire l'ordinaria amministrazione ma se sempre in prima fila col suo sindaco a intestarsi meriti che non le competono assolutamente”.

di Redazione 


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